Hit Man, ultimo film del versatile regista Richard Linklater, presentato Fuori Concorso, è la vera sorpresa dell’80esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Gary Johnson è il killer professionista più richiesto di New Orleans. Per i suoi clienti è come se fosse uscito da un film: il misterioso sicario da ingaggiare. Ma se lo si assolda per fare fuori un marito infedele o un boss violento, è bene stare in guardia, perché lui lavora per la polizia. Quando infrange il protocollo per aiutare una donna disperata che cerca di scappare da un fidanzato violento, si ritrova ad assumere una delle sue false identità: si innamorerà della donna e accarezzerà l’idea di diventare lui stesso un criminale.
Hit Man è liberamente ispirato a un articolo uscito quasi vent’anni fa sulla rivista Texas Monthly, riguardante un fatto di cronaca nera veramente accaduto. Il film si propone di mescolare diversi generi – commedia, noir, thriller, dramma psicologico – ma soprattutto indagare sul concetto di identità, e su quanto la nostra personalità possa, o meno, cambiare.
La capacità che Richard Linklater ha di abbracciare qualunque genere con la stessa naturalezza è rara nel panorama cinematografico mondiale. Dalla commedia musicale di School of Rock a quella sentimentale della Trilogia Before, lo sci-fi esistenzialista e animato di A Scanner Darkly, perfino il cinema sportivo con il remake di Che botte se incontri gli orsi. Regista versatile e dalla poetica molto ben definita, oltre che uno sperimentatore estremo, come dimostra il film assoluto Boyhood, girato nel corso di tredici anni con l’attore protagonista che è cresciuto durante la lavorazione.
Hit Man è una ulteriore tappa, un noir action, ma sempre nello stile di Linklater, ironico, sentimentale e anche malinconico.
Hit Man ha tanti generi diversi, passa dalla commedia al noir, passando per il thriller, ma la cosa più interessante è l’esaminare il concetto di identità. Linklater si è interrogato sulla relazione centrale durante la lettura dell’articolo del “Texas Monthly”. Cosa accadrebbe se una donna, che è stata salvata e convinta al ripensamento, si rimettesse in contatto con lui, arrivando addirittura a ringraziarlo? E se gli chiede di uscire? E se si mettessero insieme? Ma nonostante sia intrappolato nel suo personaggio da sicario, trova che sia un modo molto più divertente di attraversare il mondo, in particolare in relazione a lei, continuando a fingere. Quindi, diventa una commedia di scambio di corpo in un modo strano, in un mondo strano.
Ma Hit Man è anche, e soprattutto, comico, è una commedia intelligente e riflessiva, è stranamente divertente, nonostante abbia il tono della commedia cupa. Quindi è una commedia… sull’omicidio. Cosa c’è di più divertente?
Le regole tradizionali del genere noir-thriller prevedono che il povero imbranato finisca in prigione o morto alla fine, perché non riesce a controllare la sua passione. Gary ha seguito quella strada, ha cercato di trovare la passione nella sua vita. Lo trova tramite Ron, lo trova in Madison. Ma dovrebbe essere punito per questo? Si tratta anche di diventare migliori e dare il meglio di te stesso. Quindi ci sono alcuni momenti bui nel suo passato, ma a parte questo alla fine è davvero una persona decisamente migliore. Questa è la tesi del film in qualche modo: desiderare la felicità per Gary e Madison.
Alla fine Hit Man è una fantasia. Un film così non è solo divertente, ma sexy, emozionante… questo film ha tutto, c’è anche la prima scena di sesso in un film di Linklater.
Hit Man è un film perfetto per un primo appuntamento intelligente e per far colpo!
Dopo Venezia, Hit Man sarà presentato anche a Toronto e al London Film Festival. Arriverà anche nei cinema italiani, distribuito dalla BIM.
HIT MAN
Fuori Concorso
Regia: | Richard Linklater |
Produzione: | AGC Studios (Stuart Ford, Zach Garrett, Miguel A. Palos, Jr.), Mike Blizzard, Barnstorm Co. (Glen Powell), Detour Filmproduction (Richard Linklater), Cinetic Media (John Sloss), Monarch Media (Vicky Patel, Steve Barnett, Alan Powell), ShivHans Pictures (Shivani Rawat, Julie Goldstein), Aggregate Films (Jason Bateman, Michael Costigan), Scott Brown, Megan Creydt |
Durata: | 113’ |
Lingua: | Inglese |
Paesi: | USA |
Interpreti: | Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta |
Sceneggiatura: | Richard Linklater, Glen Powell |
Fotografia: | Shane F. Kelly |
Montaggio: | Sandra Adair |
Scenografia: | Bruce Curtis |
Costumi: | Juliana Hoffpauir |
Musica: | Graham Reynolds |
Suono: | Tom Hammond |
Effetti visivi: | Chris Bailey |
Basato su un articolo di: | Skip Hollandsworth |