La pittura di Johann Heinrich Füssli: il pittore del diavolo

La pittura del diavolo

“L’emulazione imbalsama i morti; l’invidia, il vampiro, fa esplodere i vivi.”

Füssli l'incubo
Particolare da “L’incubo” 1801

Füssli nasce a Zurigo il 7 febbraio 1741,  é indirizzato  dal padre  agli studi ecclesiastici ed a soli 20 anni diventa  Pastore della chiesa evangelica riformata. La vita da “prete”  e la tranquilla Zurigo poco si addice alla curiosità e allo spirito di avventura  che anima il giovane. I suoi interessi principali erano la pittura e la letteratura. Dopo appena tre anni da pastore zwingliano,  lascia “la tonaca” e abbandona Zurigo, anche per dissapori e controversie politiche con i borgomastri della città. Si reca a Berlino  ma anche la città tedesca che usciva dalla Guerra dei Sette Anni  non gli  suscita motivi di particolare interesse, anzi gli  incute  una certa depressione per il “clima tirannico” istaurato da Federico il grande. Si reca ,quindi a Londra alla ricerca di “Arte” e “Poesia”. Nella capitale britannica  conosce e frequenta un famoso  ritrattista Joshua Reynolds che lo introduce nei più famosi salotti letterari e artistici della città. Il pittore inglese,  avendone intuito subito  le notevoli doti artistiche  e l’elevato spirito critico,  lo spinge ad andare in  l’Italia  per approfondire la conoscenza dei grandi pittori classici del passato e perfezionare la sua tecnica e la sua pittura.

Ritratto di Füssli realizzato da James Northcote nel 1778

Il periodo romano 

Passerà a Roma 3 anni della sua  vita e in questo periodo  realizzerà  un  disegno  in perfetto stile neo classico a seppia e sanguigna “La disperazione dell’ artista davanti alle Rovine” . In questo disegno l’ artista   vuole dimostrare che la conoscenza delle opere antiche non provoca un senso di quiete  ma al contrario, suscita forti emozioni. Il Disegno rappresenta un personaggio nudo, seduto su un blocco di pietra, che piange e si copre il viso con una mano. L’altra mano è invece appoggiata su due frammenti di scultura antica: si tratta della mano e del piede sinistro del Colosso di Costantino a Roma. In questo disegno  esprime una concezione dell’antico elaborando la potenza espressionistica tipica di  Michelangelo. Füssli  ne esaspera lo studio caricandone la  muscolatura,  tecnica che userà  anche per temi lontani dalla tradizione classica.

Füssli - disegno
“La disperazione dell’artista difronte alle rovine” – 1779

Lo studio dell’arte classica italiana  gli permetterà  di scrivere  trattati sulla pittura antica in cui esalterà  “il sublime” che molta rilevanza   avrà  nella corrente romantica che si affacciava a quell’ epoca. Nella  sua arte avranno notevole influenza le opere letterarie,  in modo particolare quelle riguardanti  i grandi poemi. Autori come , Dante, Omero, Milton e Shakespeare saranno  quasi  sempre presenti nelle sue opere sia pittoriche che letterarie.

L’Accademia di San Luca

Per un’ opera sullo  studio  di Michelangelo  nel 1816  Canova lo nomina membro dell’Accademia di San Luca. La famosa accademia fondata a Roma  nel 1593 per la valorizzazione degli artisti  e che ha operato per tutto il XIX° secolo. Attualmente ha ripreso la sua antica funzione  col nome di Accademia Nazionale di San Luca  e nel primo ‘articolo  del suo statuto afferma :

L’Accademia Nazionale di San Luca ha lo scopo di promuovere le arti e l’architettura,
di onorare il merito di artisti e studiosi, eleggendoli nel Corpo accademico,
di adoperarsi per la valorizzazione e la promozione delle arti e dell’architettura italiane.”

In viaggio per L’Italia

Per oltre nove anni  Füssli resterà in Italia, visiterà Genova e Firenze,  per tre anni avrà dimora a Roma ed in seguito visiterà anche Bologna, Parma, Mantova e Milano.

L’influenza neo classica 

“L’ammirazione degli antichi capolavori non stimola l’artista a nuove creazioni, ma provocano un sentimento di inferiorità e di perdita.” 

Pur apprezzando i valori canonici  della classicità sostenuti da Johann Joachim Winckelmann,  uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo che molto influenzò l’arte e il gusto di quel  tempo,  e concepiva sia l’antichità classica, sia il concetto di bello ideale,  in modo autonomo. Come studioso e critico tradusse tutta l’ opera di Winckelmann in inglese.

 

Il peccato inseguito dalla morte 1796

Il ritorno a Londra

Dopo una breve sosta a nella sua città natale  tornò  a Londra dove si naturalizzò completamente, cambiando perfino le proprie generalità in Henry Fuseli. Nella capitale britannica avrà una vita molto intensa, alternerà la sua produzione di critica di arte e di letteratura  con quella pittorica. Eclettico anche nell’ uso delle lingue sia per i suoi viaggi che per le lunghe permanenze all’estero, Füssli parlava  e scriveva perfettamente in  francese, italiano, inglese e tedesco, sebbene preferisse il tedesco per i suoi pensieri. I suoi scritti contengono brani della migliore critica d’arte che la letteratura inglese abbia potuto offrire. Insieme a Blake anticiperà molti temi del romanticismo inglese.

Le donne di Füssli 

Oltre ai fermenti culturali, ad un certo punto iniziarono anche quelli “femminili”: si sposa con Sophia Rawlins, che usa come modello in una serie di dipinti erotici e macabri. Contemporaneamente ha una relazione sentimentale con una scrittrice inglese  Mary Wollstonecraft, (fondatrice del femminismo liberale) che  era rimasta incantata dalla «grandezza della sua anima, dalla vivacità del suo spirito e dalla simpatia ispirata dalla sua personalità». La Wollstonecraft, follemente innamorata,  arrivò persino a proporre un “menage a trois” , ma la moglie del pittore non acconsentì e anzi impose al marito di non frequentarla più .

Amore e Psiche – 1810

La Royal  Accademy 

Nella capitale britannica alternerà la sua produzione di critica di arte e di letteratura  con quella pittorica. Sarà eletto  membro della Royal Accademy nella quale otterrà anche una prestigiosa cattedra. 

 

“Il prezzo per l’eccellenza è la fatica, e il tempo quello per l’immortalità.”

Il romanticismo Gotico

John Henry Füssli sarà considerato uno degli esponenti più eccentrici e gotici del Romanticismo. La sua vita turbolenta e avventurosa lo renderà  un personaggio di spicco di quell’ epoca.  Egli stesso sottolineò, in un suo scritto, che  la soluzione stava nel vivere la realtà oniricamente. Da buon anglosassone, sebbene di adozione, Fussli  combinerà il suo spirito romantico con  situazioni da incubo ed orrore. La sua pittura, intrisa di letteratura e mitologia, si esprimerà  in ambienti cupi e tenebrosi. Animali mostruosi si scontreranno con la grazia, la bellezza e l’armonia dei suoi personaggi specie specie quelli  femminili. Un delicato erotismo velerà le sue opere . Un mondo di sogno e da incubo affascinerà l’osservatore e per questo   sarà definito “Il pittore del diavolo“.

L’incubo – 1781

 

“La mediocrità è sempre presuntuosa” “Lo sfarzo è il rifugio dei mediocri.” 

La sua concezione dell’ arte

“Una delle regioni meno esplorate dell’arte sono i sogni e ciò che possiamo chiamare la personificazione del sentimento: i Profeti, le Sibille, gli Antenati di Michelangelo sono tanti aspetti di un solo grande sentimento. Il sogno di Raffaello è la caratteristica rappresentazione di un sogno, il sogno di Michelangelo è un’ispirazione morale, un sentimento sublime”

Il risveglio di Titania – 1763

“La ricerca indiscriminata della perfezione conduce infallibilmente alla mediocrità”

L’intera opera grafica  füssliana nasce dall’ immaginazione, dove tutto può accadere e tutto è lecito, senza censure di alcun genere. Mistero,  bizzarria e fantasia, in connubio con  l’inventiva, si fondono nell’ opera di Füssli.  «Maledetta realtà, non smette mai di disturbarmi» diceva spesso consapevole  della propria predisposizione al fantastico.  L’intento di Füssli è di dimostrare come la conoscenza delle opere antiche causi nell’artista un sentimento di inferiorità e di perdita e non certamente di quieta grandezza, come asseriva   Winckelmann . Oltre le opere pittoriche  Füssli ci ha lasciato  circa 800 fra schizzi e disegni di  ottima fattura , di qualità di invenzione e di design e in alcuni casi superiori anche ai suoi dipinti. Nei suoi disegni, come nei suoi dipinti, il suo metodo includeva deliberatamente esagerare le dovute proporzioni delle parti e gettare le sue figure in atteggiamenti contorti. 

Il silenzio 1801

“Soltanto l’espressione dell’anima può conferire alla bellezza il supremo e durevole dominio sull’occhio.”

Da una lezione del 1802

“È importante distinguere tra il materiale e lo spirito dell’espressione. A questo proposito dobbiamo conoscere a fondo le forme e i toni di colore di cui si rivestono. Senza verità nel disegno non può esserci verità nell’espressione . Per far parlare un volto in modo chiaro e appropriato, esso non deve solo essere ben azzeccato, ma deve anche avere il proprio carattere particolare ed esclusivo. Se gli elementi della passione possono essere uguali per tutti, essi tuttavia non parlano in tutti con la medesima forza, né si lasciano circoscrivere negli stessi limiti. Se la gioia è sempre gioia, e l’ira è sempre ira, la gioia di un sanguigno non è la stessa di un flemmatico. L’ira di un malinconico non è quella di un carattere ardente, e le differenze, come dipendono dai temperamenti, dipendono anche, in modo sorprendentemente simile, dal clima, dalla stirpe, dall’educazione e dalla posizione sociale.

Füssli
Romeo sull’ letto di morte di Giulietta – 1809

Gli ultimi anni di vita

Nell’ultimo decennio di vita, Füssli esaurì lentamente le sue energie creative,  si ritirò nella villa di campagna  a Putney Hill e morì il  16 aprile 1825. Sinceramente pianto dai suoi contemporanei, Füssli fu  sepolto nella  cattedrale di San Paolo a Londra  tra le tombe di altri pittori come  John Opie  e  Joshua Reynolds.

John Henry Füssli è stato  un artista emblematico, demoniaco dentro un insospettabile perbenismo neoclassico: è colui che aveva perso la fede nella Chiesa, che a Londra era diventato uomo di mondo e a Roma un libertino. Al suo funerale si sussurrava che la moglie avesse dato alle fiamme numerosi e scandalosi disegni pornografici che la rappresentavano. Dopo la sua morte, molti disegni,  quelli erotici particolarmente, si dispersero o andarono  irrimediabilmente distrutti . Tutto il  suo lavoro è caduto  in stato di abbandono e progressivamente dimenticato   fino al 20° secolo, quando le sue opere “surrealiste “sono state riscoperte e apprezzate dai moderni  critici d’arte. 

Conclusioni

Come abbiamo visto  Füssli è stato considerato  da alcuni storici dell’arte come uno dei principali esponenti del Neoclassicismo, mentre altri lo vedono come un  precursore del Simbolismo, altri ancora  di un Romanticismo gotico  o come un precursore del Surrealismo,  ma di una cosa  siamo certi: guardando un dipinto di Füssli, le sue atmosfere erotiche sfumate, fredde e a tratti, inquietanti, sicuramente non ci lasciano indifferenti. Entrando in una  sala di uno  dei tanti musei europei  in cui sono esposte le sue opere, lo sguardo dell’ osservatore  cadrà irrimediabilmente sulle tele di questo autore. Potrà piacere o non piacere  ma sicuramente si resterà attratti dalla pittura del “Diavolo”.

 

“Ha fatto molto in arte colui che è riuscito a risvegliare la vostra curiosità
ha fatto tutto colui che, non solo l’ha risvegliata,
ma la mantiene sempre viva e uniforme.”

 

Falstaff nella cesta. – 1792

Bibliografia:

Johann Heinrich Füssli – Aforismi sull’arte Ed. Abscondita 2012

Gabrieli Crepaldi: L’ Ottocento, Electa 2004

Stefano Zuffi: Grande Atlante della pittura, Electa 2003

Stefano Zuffi: La storia dell’ Arte, Electa 2007

 Internet: Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

 

Libri consigliati :

Johann Heinrich Füssli -Aforismi sull’arte Ed. Abscondita 2012

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Dello stesso autore di quest’articolo :Arte-o-non-arte-la-pittura-Adolphe-Bouguereau