Siete pronti per un altro Capodanno? Si tratta ovviamente di quello cinese, più propriamente Festa della Primavera o Capodanno Lunare, che quest’anno introduce l’anno del Topo. Napoli lo celebra con due giorni di eventi organizzati in Piazza del Plebiscito, piazza del Gesú e al Museo Archeologico Nazionale.
L’antichissima tradizione (risalente a circa 4mila anni fa) trae origine dai sacrifici agli dei e agli antenati per celebrare l’ingresso del nuovo anno, che si concretizzano in alcuni rituali, come scambiarsi visite tra vicini e amici, riunirsi con i familiari, far esplodere petardi per salutare il vecchio anno ed accogliere il nuovo, dare mance ai bambini ed usare decorazioni di colore rosso, simbolo di fortuna.
La leggenda dice che un mostro, chiamato Nian, emerga dagli abissi in cui vive ogni anno alla vigilia della Festa della Primavera, per divorare raccolti, bestiame ed esseri umani. Tuttavia teme i rumori forti ed il colore rosso. La tradizionale danza del leone serve a scacciarlo, così come accendere petardi e lanterne rosse.
Le celebrazioni dell’anno del Topo a Napoli cominciano venerdì 24 gennaio a Piazza del Gesù: alle 16.50 partirà un countdown per la mezzanotte in contemporanea con la Cina, cui faranno seguito delle performance artistiche. Inoltre, a partire dalle 17, il biglietto di ingresso al Museo Archeologico sarà gratuito. Ma le celebrazioni museali comprendono anche la mostra Il contemporaneo per l’archeologia: artisti cinesi al MANN e quattro statuette in bronzo raffiguranti dei topi, datate intorno al I secolo d.C., esposte per la prima volta al pubblico nell’atrio del Museo (fino al 10 febbraio).
Se in Cina il Topo è simbolo di di astuzia, gentilezza e capacità di superare le avversità, nell’antica Roma il piccolo roditore veniva spesso utilizzato come figura ornamentale in abbinamento a lucerne, schiaccianoci, vasellame.
Il Capodanno Cinese vero e proprio, ovvero il primo giorno dell’Anno del Topo, cade il 25 di gennaio. Dalle ore 11 in poi Piazza del Plebiscito si riempirà di colori, canti e danze tradizionali cinesi alla presenza della Rettrice dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale Elda Morlicchio, della Direttrice dell’Istituto Confucio di Napoli Paola Paderni e della Co-direttrice dell’Istituto Confucio Feng Hui, dei rappresentanti del Comune di Napoli e del Direttore del MANN Paolo Giulierini.
La manifestazione, organizzata dall’Istituto Confucio in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, il Comune di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli MANN e l’Associazione Ciao Cina, sarà trasmessa in diretta da Radio CRC comprende la tradizionale danza del drago, esibizioni di arti marziali, come il Taiji e lo wushu, la danza Kongzhu e quella dei bimbi della scuola Yong En.
E poi workshop ed attività di arte e cultura cinese: laboratori di calligrafia, di pittura, di carta ritagliata, di nodi tradizionali e volo degli aquiloni. Non mancherà un momento dedicato alla lingua cinese, con l’insegnamento di detti e proverbi tradizionali.
Per entrambe le giornate è prevista la diretta streaming su Youtube.
Info: il sito della manifestazione e facebook.com/capodannocinesenapoli.