Adagio, terzo film italiano in concorso all’80esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, segna il ritorno di Stefano Sollima in Italia, dopo aver diretto negli Stati Uniti i film Soldado (sequel di Sicario di Denis Villeneuve) nel 2018 e Senza rimorso (tratto dal romanzo omonimo di Tom Clancy del 1993) nel 2021 e aver creato e diretto la miniserie televisiva italo-franco-statunitense ZeroZeroZero (2020).
Manuel, un ragazzo di sedici anni, cerca di godersi la vita come può, mentre si prende cura dell’anziano padre (Toni Servillo). Vittima di un ricatto, va a una festa per scattare alcune foto a un misterioso individuo ma, sentendosi raggirato, decide di scappare. Si ritrova così inseguito dai ricattatori (Adriano Giannini, Francesco Di Leva e Lorenzo Adorni), che si rivelano essere estremamente pericolosi e determinati a eliminare quello che ritengono uno scomodo testimone. Manuel capisce di essere invischiato in qualcosa che è più grande di lui e sarà costretto a chiedere protezione a due ex-criminali, vecchie conoscenze del padre (Valerio Mastandrea e Pierfrancesco Favino).
Dopo le esperienze all’estero, finalmente Sollima è tornato a raccontare la sua città. Roma è cambiata e anche lui. L’ha osservata con occhi diversi percorrendo le sue strade con un altro passo. Un adagio.
Adagio è una storia crepuscolare di vendetta e redenzione, giusta per essere l’ultimo capitolo della trilogia criminale romana del regista, dopo Romanzo Criminale e Suburra.
Adagio è il racconto del declino inesorabile, struggente, di tre vecchie leggende della Roma criminale alla ricerca di una redenzione impossibile in un mondo ancora più cinico, caotico e feroce di quello che avevano governato negli anni d’oro. Un mondo che schiaccia relazioni familiari, amichevoli e fraterne senza lasciare altri legami tra gli uomini al di fuori del denaro. Una città governata dal caos, dalla corruzione, dal cinismo e asfissiata dal caldo torrido, devastata dagli incendi e dal buio dei blackout…
Ma c’è uno spiraglio di luce.
La nuova generazione.
ADAGIO
Venezia 80 Concorso
Regia: | Stefano Sollima |
Produzione: | The Apartment Pictures (Lorenzo Mieli), AlterEgo (Ludovico Purgatori), Vision Distribution (Massimiliano Orfei) |
Durata: | 127’ |
Lingua: | Italiano |
Paesi: | Italia |
Interpreti: | Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini, Gianmarco Franchini, Francesco Di Leva, Lorenzo Adorni, Silvia Salvatori |
Sceneggiatura: | Stefano Bises, Stefano Sollima |
Fotografia: | Paolo Carnera |
Montaggio: | Matthew Newman (in collaborazione con Silvia De Rose) |
Scenografia: | Paki Meduri |
Costumi: | Mariano Tufano |
Musica: | Subsonica |
Suono: | Maricetta Lombardo |
Effetti visivi: | Stefano Leoni (Effetti Digitali Italiani) |