The Power of The Dog, presentato in concorso alla 78. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, è il nuovo film della regista premio Oscar Jane Campion, vincitrice del Leone d’argento come miglior regia, è tratto da un romanzo sublime che merita di vivere anche sul grande schermo.

Il carismatico allevatore Phil Burbank incute paura e rispetto alle persone attorno a lui. Quando il fratello porta a vivere nel ranch di famiglia la nuova moglie e il figlio di lei, Phil li tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di innamorarsi.

Erano dodici anni, dai tempi di Bright Star (2009), che la regista e sceneggiatrice neozelandese, premio Oscar 1994 per Lezioni di piano, non si dedicava al lungometraggio. “Non riuscivo a smettere di pensare alla storia; – ha dichiarato – mi aveva davvero stregato. I temi della mascolinità, della nostalgia e del tradimento sono un mix inebriante è stata la prima volta che ho lavorato con protagonisti maschili: una cosa emozionante.”.
“Rimanere affascinata dallo straordinario romanzo di Thomas Savage è stata pura gioia, ma non avevo mai pensato di farne un film, visti i tanti personaggi maschili, e i temi profondamente maschili. – ha continuato Jane Campion – Mi sono invece chiesta quale regista l’autore, con la sua mascolinità ambigua, avrebbe voluto, e a poco a poco ho avuto la sensazione che lui mi appoggiasse un braccio sulla spalla, dicendomi: “Una pazza che è arrivata ad amare questa storia? Sì, è perfetta”. Ho messo tutta me stessa nel grandioso racconto di Savage, ne sono stata conquistata. In Phil ho sentito l’amante, e la sua tremenda solitudine. Ho percepito l’importanza e la forza di ogni singolo protagonista, e il modo in cui ciascuno si rivela alla fine. Sono onorata di condividere questo film con veri spettatori, in un cinema reale.”.

La vicenda è ambientata in un ranch: i fratelli Phil (Benedict Cumberbatch) e George Burbank (Jesse Plemons), ricchi allevatori nel Montana degli anni ’20, hanno dormito nella stessa camera per 40 anni. Insieme gestiscono quotidianamente il loro enorme allevamento di bestiame. George è un uomo metodico e rispettabile, mentre Phil è un vortice di energia con preoccupanti aspetti oscuri: pur essendo un avido lettore e un abile artigiano, è anche un feroce e prepotente bullo, afflitto da una profonda omofobia. Quando George sposa la vedova locale Rose (Kirsten Dunst) e lei si trasferisce al ranch con il suo problematico figlio Peter (Kodi Smit-McPhee), Phil è sconvolto e si propone immediatamente di distruggere quella che vede come un’intollerabile intrusa, accompagnata da un figlio che lui considera sprezzantemente una “femminuccia”.
In una vicenda in cui si possono sentire echi di film classici, la regista esplora da par suo le diverse corde della psiche umana e delle sue patologie.

Regia: | Jane Campion | ||
Produzione: | See-Saw Films (Emile Sherman, Iain Canning), Bad Girl Creek, Brightstar, BBC FIlm, Max Films, Cross City Films | ||
Durata: | 128’ | ||
Lingua: | Inglese | ||
Paesi: | Nuova Zelanda, Australia | ||
Interpreti: | Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons, Kodi Smit-McPhee | ||
Sceneggiatura: | Jane Campion | ||
Fotografia: | Ari Wegner | ||
Montaggio: | Peter Scibberas | ||
Scenografia: | Grant Major | ||
Costumi: | Kirsty Cameron | ||
Musica: | Jonny Greenwood | ||
Suono: | Robert McKenzie, Dave Whitehead | ||
Effetti visivi: | Jay Hawkins | ||
Nota: | dal romanzo “The Power of the Dog” di Thomas Savage | ||

