Protagonista principale di Competencia oficial, presentato in concorso alla 78. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, è il cinema stesso, mezzo che un ricchissimo miliardario vuole usare per essere finalmente riconosciuto in circoli culturali e intellettuali a lui preclusi. Decide così di produrre un film, ma non un film qualunque. Alla ricerca di riconoscimento e prestigio sociale, un uomo d’affari miliardario decide, quindi, di fare un film che lasci il segno. Per riuscirci, assume i migliori: un cast stellare formato dalla famosa regista Lola Cuevas (una vulcanica, splendida ed originale Penélope Cruz) e da due rinomati attori, entrambi di enorme talento, ma con un ego ancora più grande perché entrambi possano entrare nella stessa stanza: Félix Rivero (un sempre più maturo e bravo Antonio Banderas), attore hollywoodiano, e Iván Torres (l’eccezionale attore argentino Oscar Martínez), illustre interprete del teatro radicale. Entrambi delle leggende, ma non proprio in buoni rapporti. Attraverso una serie di sfide sempre più eccentriche lanciate da Lola, Felix e Iván devono confrontarsi non solo l’un l’altro, ma anche con il loro lascito artistico.

Da un po’ di tempo Mariano Cohn e Gastón Duprat volevano fare un film con Penélope Cruz e Antonio Banderas. Alla fine, si sono incontrati a Londra per scambiarsi delle idee e hanno condiviso con loro il seme di ciò che sarebbe diventato l’asse portante di Competencia oficial. Però serviva un terzo protagonista e la scelta è caduta su Oscar Martínez, che aveva già partecipato a un loro film, El ciudadano ilustre, già premiato con la Coppa Volpi a Venezia nel 2016, e il cui lavoro piaceva molto a Penélope e Antonio. Mediapro Studio ha dimostrato da subito grande impegno nella realizzazione di Competencia oficial.
Competencia oficial non è nessuna parodia, ma un omaggio alla professione cinematografica. Per Penelope Cruz è stato molto divertente interpretare questa persona un po’ psicopatica, di grande intelligenza, molto affascinante, ma anche sciocca, senza filtri, non interessata a quello che gli altri pensano di lei, che in ogni caso non le piacerebbe affatto somigliare.

Per Antonio Banderas, invece, se il personaggio fosse stato molto simile a lui non l’avrebbe mai interpretato, perché lui non è così anzi. È un furbo, maschilista, non ha obiettivi nobili anche se è molto trasparente. Nel film il cast ha analizzato il successo, l’invidia, la competizione, le insicurezze, tutti elementi chiari, che diventano una sorta di lente per raccontare le caratteristiche dell’essere umano. Potrebbe essere applicata anche nell’ambito della politica.
Mariano Cohn ha dichiarato che “gli spettatori assistono ai film già conclusi, ma dietro c’è un mondo che non conoscono. È stato il nostro punto di partenza per la sceneggiatura, cui hanno partecipato in tanti. Gli attori ci hanno aiutato con la loro esperienza”.

Ci sono molti esempi cinematografici che mostrano come si fa un film, i problemi di produzione e le difficoltà che comporta la realizzazione di un progetto. Ma la cosa più unica in un film è quello che gli attori riescono a suscitare: farci piangere, farci ridere, generare emozioni. Il film indaga questa relazione complessa e straordinaria, solitamente nascosta alla vista del grande pubblico. L’opera rivela come questi tre talenti della recitazione riescano a emozionare gli spettatori, trattando allo stesso tempo temi quali il processo di creazione artistica, la competenza professionale, l’ego e il bisogno di prestigio e riconoscimento.
Alcuni film non finiscono dopo i titoli di coda.

Regia: | Gastón Duprat, Mariano Cohn |
Produzione: | The Mediapro Studio (Jaume Roures Llop) |
Durata: | 114’ |
Lingua: | Spagnolo |
Paesi: | Spagna, Argentina |
Interpreti: | Penélope Cruz, Antonio Banderas, Oscar Martínez, José Luis Gómez, Nagore Aranburu, Irene Escolar, Manolo Solo, Pilar Castro, Koldo Olabarri |
Sceneggiatura: | Andrés Duprat, Gastón Duprat, Mariano Cohn |
Fotografia: | Arnau Valls Colomer |
Montaggio: | Alberto Del Campo |
Scenografia: | Alain Bainée |
Costumi: | Wanda Morales |
Suono: | Aitor Berenger, Mar González, Pelayo Gutiérrez, Eduardo Castro, Alberto Ovejero |
Effetti visivi: | Isidro Jiménez |
