Un’ombra sulla verità di Philippe LeGuay: dal 31 agosto in sala

Come comportarsi con un negazionista? Un’ombra sulla verità di Philippe Le Guay, nelle sale dal 31 agosto distribuito da BIM, affronta di petto uno dei nodi decisivi della nostra contemporaneità, il rifiuto di verità acclarate in nome di visioni complottiste, xenofobe, antiscientifiche, che inquinano il cosiddetto “dibattito pubblico”. La proliferazione delle fake news che connotano i tempi odierni trovano in internet e nei social network terreno fertile, ma questo elemento è invero accessorio nel film di Le Guay, che sceglie con Un’ombra sulla verità di concentrarsi su un tema assai spinoso in Francia, ovvero il negazionismo sulla Shoah e l’Olocausto ebraico durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un’ombra sulla verità, la trama

La trama di Un’ombra sulla verità è incentrata su Simone ed Helene, una coppia benestante di Parigi interpretata da Jérémie Renier e Bérénice Bejo, che decidono di vendere una cantina nello stabile in cui abitano. Ad acquistarlo si presenterà un uomo dal passato misterioso (François Cluzet) che in segreto va ad abitarci, sconvolgendo a poco a poco la vita della coppia e della loro unica figlia.

Qui potete vedere il trailer di Un’ombra sulla verità

Un thriller che scava nella coscienza collettiva

Uno degli aspetti più felici della sceneggiatura è l’ebraismo del protagonista, quasi un “rimosso” nella sua vita che ritorna prepotente nel momento in cui entra in rotta di collisione con l’antagonista incarnato da Francois Cluzet, che offre il meglio del suo repertorio attoriale per incarnare un personaggio ambiguo, manipolatore, dalla personalità complessa. Convince meno l’aspetto più da thriller, la battaglia legale intrapresa per scacciare dalla cantina il negazionista con i vari addentellati giuridici, e che offre lo spunto a Le Guay per mettere in scena le contraddizioni che attraversano la società francese sul tema in maniera a tratti didascalica.
Sarà che Le Guay è un regista in Italia noto soprattutto per commedie come Moliere in bicicletta o Le donne del sesto piano, ma ci sembra che ne Un’ombra sulla verità offra il meglio delle sue capacità quando può mettere in scena le relazioni tra i personaggi, in primis tra i membri della famiglia del protagonista, oppure negli incontri/scontri verbali con Cluzet. L’importanza del tema, assai sentito Oltralpe, talora prende il sopravvento e indebolisce la struttura narrativa, ma quando Le Guay può sfoderare le sue migliori virtù, conferma l’eclettismo e la qualità del cinema medio francese, che ha sempre trovato un pubblico affezionato nelle sale italiane, e che ci auguriamo possa proseguire anche in questa difficile ripresa post Covid della visione collettiva.
Un’ombra sulla verità è nelle sale italiane dal 31 agosto.
Si ringrazia l’ufficio stampa Film Fosforo per il materiale promozionale.