Nasce il 23 settembre del 1865 come Marie Clementine Valadon, figlia illegittima di una sarta, Magdelaine Valadon, a Bessines-sur-Gartem, un piccolo comune vicino Limoges. Muore a Parigi come Susanne Valadon nel 1938; al suo funerale erano presenti le più importanti personalità del mondo artistico francese, Pablo Picasso, Georges Braque, André Derain.
La sua vita è stata romanzo
Un’infanzia poverissima che cerca di dimenticare in ogni modo, cambiando perfino la propria data di nascita.
Diceva di essere nata il 6 giugno del 1867 e di essere stata abbandonata in fasce davanti alla cattedrale di Limoges.
La sua vita ha una svolta quando a 15 anni trova lavoro come trapezista in un circo, attività che deve presto lasciare in seguito a una caduta.
A soli 16 anni inizia a posare come modella per gli artisti di Montmartre, fra cui Pierre Puvis de Chavannes, Toulouse-Lautrec e Renoir: era la “bella Maria” e tutti se ne innamoravano.
Susanne Valadon: la modella, l’amante e l’artista
È stata l’amante, la modella e l’allieva dei più grandi pittori della sua epoca, non disdegnando neanche le attenzioni del compositore Erik Satie. Si pregiò dell’amicizia di Van Gogh, di Modigliani, di Picasso, Gauguin, Chagall; era in rapporti con Giuseppe De Nittis, Gustave Wertheimer, Hector Leroux. Degas, che ne ha collezionato gli schizzi e disegni, la chiamava la “terribile Marie”.
Ispirata e incoraggiata dagli artisti che frequentava inizia a dipingere, firmandosi all’inizio Suzanne Valadon, secondo lo pseudonimo suggeritole da Toulouse-Lautrec: “Tu, che posi nuda per i vecchi, dovresti chiamarti Susanna“. Ben presto diviene semplicemente Susan Valadon.Il 26 dicembre del 1883, a soli 18 anni, da alla luce il piccolo Maurice, figlio di padre ignoto, che sarà riconosciuto solo nel 1891 dal giornalista spagnolo Miguel Utrillo.
Maurice Utrillo diverrà uno dei più apprezzati paesaggisti del XX secolo, un disperato alcolista, membro di quella cerchia di artisti che comprendeva Picasso, Modigliani, Matisse e Chagall, che agli inizi del ‘900 faceva di Parigi la capitale della cultura europea.
Per dare un’educazione al figlio nel 1896 Suzanne sposa Paul Mousis, un funzionario di banca, potendo così mettere fine alle ristrettezze economiche. Nel ’94 riesce finalmente ad esporre un disegno firmato presso la Société National des Beaux-Arts, fondata cinque anni prima dal suo ex-maestro Puvis de Chavannes: è stata l’unica donna ammessa ad esporre.
Ma le esuberanze della “terribile” Marie, l’attrazione per una vita bohémienne e le stravaganze del figlio non erano compatibili con la tranquilla esistenza borghese del signo Mousis.
Marie lo lascia nel 1909 e va vivere con un amico del figlio, Maurice Utter, che poi sposa nell’agosto del 1914, avendo ben 21 anni in più di lui. Era una famiglia “sui generis”: Susan dipingeva forsennatamente, suo figlio viene più volte ricoverato in manicomi o in sanatori nel tentativo di guarirlo dall’alcolismo.
Susanne Valadon ha avuto diversi riconoscimenti da parte della critica artistica; nel 1915 la sua prima personale, ha avuto un notevole successo commerciale.
Muore a 73 anni, mentre dipinge, per un colpo apoplettico.
Nella sua pittura è riuscita a riversare, intatta, tutta la sua sensualità. Nelle sue opere si riconosce la sintesi degli insegnamenti di tutti i suoi grandi maestri.
In lingua italiana si trova in commercio solo una biografia della Valadon : La regina di Montmatre. La vita di Susanne Valadon di John Storm con la traduzione di Lidia Ballanti edito da Castelvecchi editore del 2018. In francese è reperibile Susanne Valadon di Jeanne Champion edito nel 2004 dalla Fayard.