Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo: fino al 14 maggio al Teatro San Ferdinando di Napoli.
Nel tempio della drammaturgia partenopea, in Piazza De Filippo, può succedere di imbattersi in uno spettacolo inedito e toccante. Lo straordinario Lino Musella interpreta un compositore in disagiate condizioni economiche che si racconta dalla prospettiva del divano, in un alternarsi tra monologo e duetti con le tre figure femminili di riferimento della propria vita.
Il regista Mario Martone riprende il testo di Francesca Ramondino “Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo” al fine di esaltarne la contemporaneità. Il protagonista segue il flusso di coscienza per ripercorrere insieme allo spettatore la propria evoluzione attraverso le donne che hanno segnato la sua esistenza. La madre, ossia l’infanzia, con cui intreccia un rapporto di odi et amo; la compagna, tramite cui riscopre sé stesso e l’emotività; la figlia, grazie alla quale apprende le gioie dell’accettazione personale in nome dell’amore più intenso. Sullo sfondo, in continua sequenza, si alterna l’entrata in scena dell’usuraio, che approfitta della indigenza del compositore per depauperarlo di tutti i suoi averi.
Il compositore rimane impassibile alle continue richieste dell’usuraio perché persegue il sogno della musica mediante l’acquisto di bassi e violini: “la scala musicale mi interessa più della scala sociale“. L’arte rappresenta l’unico strumento in grado di valorizzare l’umanità del protagonista e renderlo vivo. L’intensa introspezione dei monologhi induce lo spettatore ad un’intima riflessione. Le pause sono magistralmente posizionate nella scena per consentire il divenire dei pensieri e la commozione diventa semplice.
Il “teatro della mente” diviene realtà nell’atto unico di questo profondo testo realizzato mediante un’espressione autobiografica diretta che colpisce al cuore e consente di soffermarsi a riflettere sui propri sentimenti con leggerezza che, come asseriva Calvino, “non è superficialità ma è planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore“.
La direzione del Teatro San Ferdinando non poteva realizzare spettacolo più coinvolgente per concludere la stagione annuale, anche discostandosi dalla tradizionale scelta eduardiana. In questo testo, tuttavia, si possono riscontrare le stesse sollecitazioni tipiche del teatro “sociale” del grande drammaturgo De Filippo, il cui volto appare sempre nell’omonima piazza, alla fine di ogni serata.
TEATRO SAN FERDINANDO dal 5 al 14 maggio 2023
STANZA CON COMPOSITORE, DONNE, STRUMENTI MUSICALI, RAGAZZO
testo inedito di Fabrizia Ramondino
regia e scene Mario Martone
con la collaborazione di Ippolita di Majo
con Lino Musella, Iaia Forte, Tania Garribba, Totò Onnis, India Santella, Matteo De Luca
costumi Ortensia De Francesco
luci Cesare Accetta
con i contributi di Ernesto Tatafiore (strumenti musicali), Pasquale Scialò (sinfonia degli attacchi), Anna Redi (tango)
assistente alle scene Mauro Rea
assistente ai costumi Federica Del Gaudio
assistente alla regia tirocinante Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa” Sharon Amato
assistente alla regia volontario Gianluca Bonagura
direttore di scena Domenico Riso
macchinista Nunzio Romano
fonico Italo Buonsenso
elettricista Samos Santella
sarta Roberta Mattera
foto di scena Mario Spada
i diritti dell’opera sono concessi da Zachar International, Milano
si ringrazia per la collaborazione Pietro Tatafiore
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Durata: 70 minuti (atto unico)