L’America paranoica di James Ellroy

James Ellroy è tornato. Eccome se è tornato! La sua ultima fatica, Panico, per Einaudi gronda di Ellroy dall’inizio alla fine. Lo stile moooolto personale (e chi conosce l’autore sa cosa significa) regna in questo libro dove il protagonista Freddy Otash, “estorsore. Imprenditore. Intraprendente Intrallazzatore”, ripercorre la sue turpi vicissitudini nella Hollyweird degli anni ’50.

Rinchiuso nel purgatorio dei perversi, ex poliziotto corrotto, pappone e investigatore privato a caccia dei più turpi scandali da sbattere sulla rivista Confidential, Otash ripercorre la sua carriera con la promessa di poter uscire da quel posto di “pentimento” con “niente alcol, niente intrighi vivaci, niente donne che soggiogano la tua volontà”. Per l’uomo che con le sue microspie nascoste nelle stanze dei motel “teneva in pugno Hollywood” a suon di ricatti e fotografie rubate, la situazione è davvero insostenibile.

James Ellroy, scrittore, nato a Los Angeles nel 1948, autore di romanzi noir di grande successo

Freddy Otash

Ecco allora che grazie alla sua lunga e articolata confessione, noi lettori amanti di Ellroy possiamo rivivere la avventure oltre i limiti della legge di questo bizzarro personaggio circondato da analoghi collaboratori e collaboratrici in grado di incastrare con sotterfugi e imbrogli la Los Angeles del cinema, quella Hollywood che nasconde segreti e perversioni che lui, Freddy Otash, conosce e vende senza alcun scrupolo.

Nomi noti e meno noti del cinema e della politica affollano con le loro segrete e inconfessabili passioni le pagine di questo libro che, come scrive il Washington Post, è “puro Ellroy distillato”: tagliente, feroce, cinico, diretto e assolutamente politically uncorrect. Tra poliziotti corrotti e politici ricattabili, Ellroy racconta un American dream fatto di ricchezza e violenza, di lustrini e pistole, apparenza e ricatti. Una società in cui la paura è il collante che tiene unite le vite dei protagonisti. Paura dei comunisti, paura delle voci che potrebbero ledere la buona reputazione, paura dei ricatti, paura di rivelarsi per quello che si è e gettare la maschera.

Con Panico, James Ellroy riesce a tratteggiare una società dai due volti, un mondo dove l’alto e il basso convivono e si sostengono a vicenda; dove anche un futuro presidente degli Stati Uniti può diventare protagonista di una storia dai risvolti dark, tra incontri proibiti e un’uccisione che grida vendetta. Una storia che solo Ellroy poteva concepire e che solo il suo stile unico può raccontare.