Pietrelcina, il borgo noto per essere stato la casa di Padre Pio, si è trasformato ancora una volta in un palcoscenico d’eccezione per Jazz sotto le stelle.
La ventesima edizione del festival ha regalato quattro serate indimenticabili, unendo tradizione e innovazione in un mix irresistibile.
Quest’anno, il festival ha ospitato artisti di fama nazionale e internazionale, tra cui Marina Bruno, Daniele Sepe, Giuseppe Di Capua, Pasquale Barbaro, Aldo Vigorito, Giuseppe La Pusada, Matteo Bekos, Peppe Servillo, Javier Girotto, Natalio Luis Mangalavite, Aldo Pareo, Julian Oliver Mazzariello, Fabrizio Bosso, Maurizio de Giovanni, Marco Zurzolo e Marianita Carfora.
Un parterre de roi che ha deliziato il pubblico con performance di altissimo livello, esplorando le diverse sfaccettature del jazz e rendendo omaggio alla grande tradizione musicale italiana.
A fare il punto sulla riuscita di questa edizione è il direttore artistico del festival, Giovanni Russo, che abbiamo incontrato per un’intervista esclusiva.
Giovanni, qual è il tuo bilancio complessivo di questa edizione del festival? Ha riscontrato le aspettative?
“Il bilancio è più che positivo. Abbiamo registrato un’affluenza record e il pubblico ha dimostrato un grande apprezzamento per la qualità delle proposte artistiche.
Quest’anno, il tema della nostra edizione era ‘Tradizioni Innovative’ e credo che siamo riusciti a trasmettere al pubblico questa idea, mostrando come il jazz sia una musica in continua evoluzione, capace di attingere alle proprie radici e al tempo stesso di sperimentare nuove sonorità“.
C’è stato un momento particolare che l’ha colpita in modo speciale durante le serate?
“È difficile scegliere un solo momento, sono state tutte serate indimenticabili. Ma se devo indicarne una, direi la performance di Peppe Servillo e della sua band. Hanno regalato al pubblico un omaggio a Lucio Dalla davvero emozionante. E poi, l’incontro sul palco tra Julian Oliver Mazzariello e Fabrizio Bosso è stato un momento magico, un vero e proprio duello tra due grandi maestri del jazz“.
Qual è stata la reazione del pubblico? Ha ricevuto feedback particolarmente significativi?
“Il pubblico è stato entusiasta. Abbiamo ricevuto tantissimi complimenti e messaggi di apprezzamento. Sono rimasto colpito dalla varietà di pubblico che abbiamo coinvolto: dai giovani agli anziani, dagli appassionati di jazz ai semplici curiosi. Questo dimostra che il jazz è una musica che unisce le persone e supera le barriere generazionali“.
Come vede il futuro del jazz in Italia e nel mondo?
“Il futuro del jazz è roseo. Sempre più giovani si avvicinano a questo genere musicale e questo mi dà molta speranza.Certo, ci sono delle sfide da affrontare, come la promozione della cultura musicale nelle scuole e la valorizzazione dei giovani talenti. Ma sono convinto che il jazz continuerà a essere una delle forme d’arte più affascinanti e innovative del nostro tempo“.
Una delle novità di quest’edizione è stata l’istituzione del premio Pietrelcina in Jazz, assegnato a Julian Oliver Mazzariello e Fabrizio Bosso per il loro straordinario contributo alla diffusione del jazz in Italia.
“Mazzariello e Bosso sono due dei più grandi jazzisti italiani – ha sottolineato Russo – e averli a Pietrelcina è stato un onore. Questo premio vuole essere un riconoscimento al loro talento e un incentivo per le nuove generazioni“.
Il festival “Jazz sotto le stelle” si conferma un appuntamento imperdibile per gli appassionati di jazz e un’importante vetrina per la promozione del territorio. Grazie all’impegno di Giovanni Russo e di tutta l’organizzazione, Pietrelcina si è affermata come una delle capitali italiane del jazz, capace di attirare pubblico da tutta Italia e dall’estero.
Contatti: direttore artistico Giovanni Russo
Email: russoscrive@libero.it
Website: www.jazzsottolestelle.it
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