100 anni. Il 5 marzo 2022 saranno passati cento anni dalla nascita di uno dei più importanti intellettuali della storia italiani, Pier Paolo Pasolini. Ovviamente la grande macchina dei ricordi si è già messa in moto e presto librerie, televisioni e giornali saranno invasi da libri articoli che ne ricordano l’innegabile maestria, la capacità di leggere la società e di essere contro. Tutti (da chi non ha mai letto una riga a chi invece si professa “profondo conoscitore”) daranno la loro visione di Pasolini: chi analizzerà la sue opere come scrittore, chi punterà più sulla regia, chi ancora sceglierà di concentrarsi sulla poesia.

Una raccolta di lettere per ritrovare il “vero” Pasolini
Il problema, però, è che, come scrisse alcuni anni fa lo storico Giovanni De Luna, “si è aperto una sorta di Supermarket Pasolini. Ognuno prende dai suoi lavoro quello che gli serve: brandelli di frasi, spezzoni di poesie, piegando le argomentazioni pasoliniane alle proprie strumentalizzazioni, distorcendone il senso, in un’operazione che somiglia molto al modo in cui oggi si confezionano le fake news”. In quello che sarà quindi il grande carosello dei volumi, articoli, speciali televisivi e quant’altro dedicati a Pasolini, ecco invece spuntare un’opera che forse più di tutte può essere utile per conoscere, ri-scoprire e apprezzare non solo l’opera dell’artista, ma l’uomo stesso. Due elementi che in Pasolini sono un unico.
Garzanti, infatti, pubblica Le Lettere una corposa (1.500 pagine) raccolta dell’epistolario di Pasolini che Einaudi aveva già pubblicato in due volumi e che qui viene aggiornato con l’aggiunta di trecento testi, inediti o dispersi in altre pubblicazioni. Ad arricchire il già prezioso materiale ci pensano poi le circa 300 pagine dei curatori Antonella Giordano e Nicola Naldini dedicate alla biografia-cronologia dell’intellettuale friulano.

Scorrendo le diverse lettere dal 1940 al 1975 ecco quindi emergere il Pasolini uomo che è anche e sempre il Pasolini giornalista, scrittore, poeta, regista, sceneggiatore e molto altro. La sua corrispondenza, infatti, è una naturale e immediata sintesi della sua vita, del suo pensiero, dei suoi ragionamenti e di ciò che riteneva giusto dire su tutto ciò che succedeva attorno a lui. Momenti di pura poesia alternati a momenti più duri, magari di confronto e critiche verso altri artisti o amici. Le Lettere è quindi uno strumento fondamentale per riuscire a leggere l’intera opera di Pasolini: attraverso la sua corrispondenza, infatti, è possibile comprendere appieno le ispirazioni, le riflessioni e i riferimenti delle sue opere. Un modo di comprendere e apprezzare ancora di più un uomo che fu sempre coerente con le proprie idee e che è fondamentale per capire la nostra storia recente.