CSS – Teatro Contatto, Udine – Il nuovo spettacolo di e con Marta Cuscunà, “Il canto della caduta“, è ispirato al mito ladino dei Fanes ove si narra di un regno pacificamente governato dalle donne; una condizione incrinatasi quando la principessa Dolasilla fu costretta, dalla meschina sete di potere del padre, a scendere in guerra, condannando così i pochi superstiti ad una vita di paura e attesa tra le viscere delle montagne.
Sulla scena si stagliano profili metallici che richiamano quelli stilizzati delle Dolomiti. Al centro, un’impalcatura su due livelli: la parte superiore è il regno di quattro corvi robotici animatronici (costruiti interamente da parti metalliche e mossi attraverso comandi meccanici), mentre quella inferiore è il rifugio di umanoidi ormai parzialmente trasformati in ratti.
In mezzo un monitor che, separando le due sezioni verticali della scenografia, alterna immagini di quiete montana a un progetto di videoarte con ripetuti flash stroboscopici.
È questo il luogo teatral-geografico entro il quale si muove il nuovo spettacolo dell’eccezionale Marta Cuscunà, anche autrice e regista; ce n’è, però, anche un altro, sotterraneo ma onnipresente e, probabilmente, ancor più determinante: è l’azzeccatissimo tappeto lumino-sonoro che muove i fili della tensione drammaturgica tra la sospensione e l’inquietudine, utilizzando frequenze idonee a rallentare o velocizzare il battito cardiaco e dare input alle nostre riflessioni. Sound e light design che consentono di evocare un tempo dolorosamente apocalittico senza alcuna concessione al nostro voyeurismo televisivo.
La Cuscunà anima, con assoluta padronanza e maestria, manichini e corvi e, soprattutto, dà una voce ed un timbro emotivo differente ad ognuno donando a questo quadro politico, sospeso tra utopia passata e distopia presente, una sostanza totalizzante che sembra la naturale prosecuzione e il perfetto riassunto di numerose esperienze artistiche già passivamente assimilate (e qui restituite alla loro dignità originaria).
Numerosi i momenti di suggestione e di autentica pressione psicologica nei quali riconosciamo ai corvi un ruolo specchiante la nostra condizione di concessione all’istinto ferino, cinico e disumano, e alle creature sotterranee l’unica – tremula, schiacciata vinta, di pochi – versione possibile di aspirazione al bene e alla libertà (basata sul calore umano e sull’amore).
Uno spettacolo a suo modo scioccante, forse di difficile digestione in alcuni punti, ma assolutamente imperdibile e imprescindibile nella nostra lunga strada verso un futuro sostenibile, con nuove coordinate civili e morali. E che conferma Marta Cuscunà come uno dei talenti più importanti, cristallini, del nuovo panorama artistico nazionale. Ma attenzione a non ghettizzare “Il canto della caduta” come un semplice evento teatrale da archiviare con superficialità nelle categorie “bello” o “brutto”: è, invece, un’esperienza di maturazione, allenamento alla visione e stimolo alla riflessione. Anzi, potrebbe essere un primo tassello per avvicinarci ad un auspicabile quanto avverabile “canto della rinascita”. Complimenti!
prima italiana
25-26 ottobre 2018
Teatro Contatto
Udine, Teatro Palamostre
Testo liberamente ispirato al mito del regno dei Fanes
di e con Marta Cuscunà
e… progettazione e realizzazione animatronica Paola Villani
assistente alla regia Marco Rogante
progettazione video Andrea Pizzalis
lighting design Claudio “Poldo” Parrino
costruzioni metalliche Righi Franco Srl
partitura vocale Francesca Della Monica
sound design Michele Braga
esecuzione dal vivo luci, audio e video Marco Rogante
costruzioni metalliche Righi Franco Srl
assistente alla realizzazione animatronica Filippo Raschi
collaborazione al progetto Giacomo Raffaelli
distribuzione Laura Marinelli
Produzione e co-produzione Centrale Fies, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Torino, Sao Luiz Teatro Municipal | Lisbona
in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano, A Tarumba Teatro de Marionetas | Lisbona
residenze artistiche: Centrale Fies, Dialoghi–Residenze delle arti performative a Villa Manin, Sao Luiz Teatro Municipal, La Corte Ospitale
con il contributo del Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale”
Si ringraziano Daniele Borghello, Cattivo Frank-Franco Brisighelli, Erika Castlunger, Ulrike Kindl, Andrea Macaluso, Alessandra Marocco, Famiglia Medioli-Valle, Giuseppe Michelotti, Giuliana Musso, Bernardetta Nagler
Marta Cuscunà fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies
Durata: 60 min. in atto unico
Tournée
prima nazionale
25-26 ottobre 2018 ore 21
Teatro Contatto
Udine, Teatro Palamostre
tournée
16-17 novembre 2018 ore 21
Vicenza, Teatro Astra
23 novembre 2018
24 novembre 2018 matinée
San Marino, Teatro Titano
30 novembre 2018
Gorizia, Teatro Verdi
8, 11 gennaio 2019 ore 19.30
9, 10, 12 gennaio 2019 ore 21
13 gennaio 2019 ore 17
Trieste, Il Rossetti
17 gennaio 2019 ore 20.45
Sedegliano (UD), Teatro Plinio Clabassi
25 gennaio 2019 ore 20.45
Artegna (UD), Teatro Mons. Lavaroni
29 gennaio 2019
Rubiera (RE), Teatro Herberia
15-16 febbraio 2019 ore 21
Lisbona, São Luiz Teatro Municipal
27 febbraio 2019 ore 20.30
Gries (BZ), Teatro Comunale
12 marzo 2019 ore 21
13 marzo 2019 matinée
Bologna, Arena del Sole, Sala Leo de Berardinis
19-24 marzo 2019
Torino, Teatro Gobetti
28 marzo 2019
Rassegna Materia Prima
Firenze, Teatro Cantiere Florida
4 aprile 2019
Cervignano (UD), Teatro Pasolini