Ci insegnano sin da piccoli a lavorare sulla costruzione di una identità, ma quanto impegno, lotta e accettazione del rifiuto questa comporta? Ce lo spiega Federica Pace con sul libro L’Arte di essere nessuno, edito da Robin Edizioni, in vendita online dallo scorso 20 giugno.
L’autrice, classe 1989, di origine siciliana, una terra storicamente gemellata con quella partenopea, sta programmando una serie di presentazioni che diventeranno anche un viaggio, una sorta di cartina di tornasole, attraverso le barriere fisiche, mentali, psicologiche ed emotive, per cercare di contribuire al risveglio delle coscienze circa la condizione delle persone con disabilità ed anche un modo per “mappare” l’accessibilità del territorio.
“Si può essere nessuno o tante cose, così da confondere il proprio interlocutore. – spiega l’autrice – In un certo momento della propria esistenza si può essere nessuno, ed anche questa in fondo è un’arte, a causa della confusione, dell’incapacità di prendere consapevolezza di se stessi”.
L’arte di essere nessuno è un romanzo permeato di forza narrativa, che si snoda lungo il percorso della progressiva presa di consapevolezza di se stessi, a livello di identità sessuale e di genere. Ma racconta anche del rapporto con una malattia degenerativa e, quindi, della convivenza con un corpo che spesso sembrerebbe non andare di pari passo con i desideri della mente. Alternando la forma di diario con quella del dialogo interiore in seconda persona, Federica racconta il difficile e tormentato passaggio all’età adulta, attraverso paure, psicosi, ossessioni e dipendenze affettive.
Lo fa attraverso l’amicizia amorosa tra la ventisettenne Sophia, un nome non casuale che indica la conoscenza, e Asia.
Entrambe queste figure femminili rappresentano in qualche modo l’alter-ego di Federica Pace. Ma Asia non ce la fa: il romanzo, infatti, si apre con il suo suicidio. In quel gesto sembrerebbe condensarsi tutto il peso del mondo, l’incapacità di accettarsi, legata forse ad un’estrema ferocia esterna percepita. Un suicidio che appare come un monito alla società, o forse solo come un grido di dolore muto, dato che nessuno dovrebbe ricorrere ad un gesto estremo per paura del giudizio e della non accettazione altrui che spesso si traduce in un rifiuto verso se stessi.
Un rifiuto che in Italia e nel resto del mondo prende il nome di trans-omofobia, rispetto al quale, nel nostro Paese, non esiste una legge, e quindi una barriera che si opponga all’odio, alla discriminazione ed alla violenza e che preveda adeguate sanzioni per chi commetta, istighi a commettere o sia, a vario titolo, connivente con atti di violenza trans e omofobica
Un libro di estrema attualità, che inanella una storia cucita sulla pelle di tutti e lo fa con una cifra stilistica raffinata ma semplice.
L’Arte di essere nessuno
Federica Pace
Robin Edizioni
costo: 12 €
Ordinabile su: http://www.robinedizioni.it/nuovo/l-arte-di-essere-nessuno