Far East Film Festival 20: the world is here, all, now @ Udine

Teatro Nuovo, CEC, Udine – Il Far East Film Festival – FEFF di Udine compie 20 anni e continua a puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del cinema asiatico, offrendo una competition di 55 titoli che attingono alle migliori produzioni degli ultimi mesi, frutto di un certosino lavoro di selezione compiuto da Sabrina Baracetti, Thomas Bertacche (leader organizzativi dell’associazione CEC – Centro Espressioni Cinematografiche e di Tucker film) e di tutto il loro nutrito team di fidati è competenti collaboratori e inviati.

Per nove giorni, Udine si riempie di attività, interazioni umane. Conferenze, approfondimenti, incontri gastronomici, sportivi, culturali, ovviamente proiezioni e incontri con numerosi ospiti: il FEFF sa conquistare con le lusinghe di un amante e non sente mai l’abitudinaria stanchezza del matrimonio.
La 20^ finestra sull’estremo est cinematografico che si è spalancata oggi e rimarrà aperta fino al 28 aprile prossimo. Un festival che riconferma, con orgoglio, quello che ha sempre voluto essere: una festa del cinema. Un punto d’osservazione esclusivo e strategico sulle tendenze, gli stili e il mercato d’Oriente, nato per impavido azzardo nel 1998 (contando il numero zero della rassegna Hong Kong Film) e diventato una delle più massicce roccaforti occidentali del cinema asiatico.

Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore, Taiwan. Lasciando parlare i numeri: ottantuno film, sei anteprime mondiali, ventuno opere prime o seconde. Da non dimenticare la retrospettiva dedicata a Brigitte Lin, musa di Won Kar Wai, ospite del Festival insieme a Johnnie To.
Tra le novità di quest’anno, vanno segnalate la partnership con Rai 4 che dal 20 al 28 aprile programmerà il ciclo Far East Film Festival e l’apertura di “Casa Ramen” l’attesissimo pop-up restaurant che sarà gestito dal grande chef Luca Catalfamo.

Nella serata inaugurale il bel discorso introduttivo della Presidentessa Sabrina Baracetti “il Feff è sempre una storia diversa, una storia d’amore“, un energico concerto di tamburi e la proiezione di Steel Rain di Yang Woo-seok, (South Korea): un caotico, confuso, retorico concentrato di vuota azione che cavalca il tema attualissimo della Corea.

Ma già titoli come Our time will come, Side Job e Youth si preannunciano come tappe imprescindibili per il valore dimostrato in passato dai loro autori e per la forza che emerge dai trailer.

Stay tuned!