É sempre una gioia quando si ascoltano dischi di così alta qualità: Dog, il nuovo album degli Elm, è un concentrato di energia pura, una bordata di dieci canzoni che arriva diretta allo stomaco. Un suono che potrebbe giungere direttamente dalle mecche della musica alternativa e che invece è completamente made in Cuneo.
Prendete le atmosfere dei migliori Helmet, l’impatto dei primi Fluxus, il suono di alcune band della gloriosa Vacation House come i Jinx o i Crunch, qualche elemento delle prime e migliori L7 (con una qualità tecnica però decisamente migliore per gli Elm) e mischiate il tutto: otterrete un micidiale mix di vigore e furia musicale che difficilmente potranno lasciarvi indifferenti.
Dog è infatti una macchina sicura e perfetta che si muove vigorosa lungo le strade ruvide e polverose di un immaginario texano che sin dal primo brano, Banister, fa capire che la band sa bene dove vuole arrivare: la ricerca di un suono grezzo e potente scaturisce in una serie riff coinvolgenti, più cadenzati, come nell’ottima Ed’s o nell’incidere devastante di La Kiva, o più veloci, come in Scum o in Waco.
La forza del suono degli Elm non è però l’unico elemento che fa apprezzare questo album: un brano come Mayhem, ad esempio, mette in mostra tutta l’abilità tecnica della band cuneese tra stacchi e cambi di tempo degni di nota, mentre la canzone che chiude il disco, Boogie, sembra una versione orgogliosamente più ruvida dei primi Black Sabbath (stile War Pigs). Degna di nota l’ottima cover di Folsom Prisom Blues dell’indimenticabile Johnny Cash.
Dog è un album assolutamente da ascoltare e assaporare con calma, gustando così le diverse sfaccettature e influenze che gli Elm hanno riversato in queste dieci tracce: una carica controllata di energia distorta, una violenza sonora che non tracima mai nel noise più puro (e spesso inascoltabile) e che si trasforma in un susseguirsi di brani potenti e di grande impatto. Se avete l’opportunità acquistate questo disco, disponibile sia in vinile che in cd su Bronson Recordins e sperate che vengano in concerto dalle vostre parti.