In occasione del Festival di Fotografia Europea 2022, dedicato al tema “un’invincibile estate” – tratto da “Ritorno a Tipasa” di Albert Camus, Collezione Maramotti presenta Bellum, un nuovo progetto artistico commissionato a Carlo Valsecchi.
Bellum è formato da quarantaquattro fotografie di grande formato che raccontano il conflitto ancestrale tra uomo e natura e tra uomo e uomo, l’uso della natura come difesa dall’altro uomo e parimenti la difesa dell’uomo dalla natura. Le immagini in esposizione sono circa venti, ma sono presenti nella loro totalità nel volume che accompagna la mostra.
Origine del progetto è un’esplorazione dei territori e delle costruzioni fortificate del nord-est italiano legati al primo conflitto mondiale, uno degli ultimi momenti nella storia dell’umanità occidentale in cui il destino e l’esperienza dell’uomo erano strettamente connessi all’ambiente naturale, alla sua conformazione, alle sue leggi e al suo controllo. Cosa resta di quel paesaggio di un secolo fa? Quali sono le tracce del patto che l’umanità aveva stretto, in quel momento storico, con la natura?
Attraverso un lavoro durato circa tre anni, Valsecchi ha percorso quelle montagne con il suo banco ottico, dall’inverno alla primavera si è messo in ascolto di quei luoghi per affacciarsi sull’abisso di un conflitto cieco, sublimando nei suoi scatti una realtà cruda in forma spesso astratta, intimamente estetica e assoluta nella sua essenza. Le immagini di Bellum diventano squarci, portali fatti di luce e composizione, sospesi in un tempo senza termine tra silenzio, isolamento e attesa e trovano nella montagna una rappresentazione simbolica in quanto espressione naturale estrema e insieme luogo dell’ultima guerra di posizione.
Stretti passaggi e cunicoli, trincee abitate da corpi perduti e rinata vegetazione; interstizi e fenditure, cavità rocciose, lacerazioni interne e interiori; forti militari e i loro resti, intrappolati tra il bianco compatto della neve e il bianco abbacinante della luce, sipari tra la realtà presente e un indefinibile oltre, un orizzonte negato; arche-rifugio e luoghi di morte, piattaforme di artiglieria, cupole metalliche, grotte e pareti bruciate da centinaia di esplosioni, riconquistate da muschi e concrezioni organiche e minerali, (di)segnate dall’umidità; boschi evanescenti velati dalla nebbia o dall’aria fitta della neve, schermi di rami intricati che occultano il paesaggio retrostante; pozzanghere e specchi d’acqua opaca che riflettono, metallici, il cielo sopra la montagna. In questa serie di fotografie di Valsecchi, densa di analogie visive e concettuali, la natura talvolta si fa architettura o si antropomorfizza, mentre il costruito si ibrida con l’ambiente naturale in un processo di scambio e mimesi reciproci, in cui tuttavia risuonano silenziosi i cicli della natura e lo scorrere del tempo – il lento processo di mutamento e di cancellazione del passaggio dell’uomo e dei suoi segni inesorabilmente effimeri sulla terra.
In occasione della mostra sarà pubblicato un libro omonimo con testi di Florian Ebner, curatore capo del Cabinet de la Photographie del Centre Pompidou di Parigi, e Yehuda E. Safran, critico d’arte e di architettura e professore presso il Pratt Institute di New York.
Bellum
personale di Carlo Valsecchi
1° maggio – 31 luglio 2022
Collezione Maramotti
via Fratelli Cervi 66 – 42124 Reggio Emilia
tel. +39 0522 382484 – fax. +39 0522 934479 – info@collezionemaramotti.org
La visita alla collezione permanente è accompagnata, su prenotazione e riservata a un massimo di 25 visitatori per volta.
Orari di inizio visita della collezione permanente: giovedì e venerdì ore 15.00; sabato e domenica ore 10.30 e ore 15.00.
L’accesso alle mostre temporanee è libero giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30; sabato e domenica dalle 10.30 alle 18.30.
L’installazione permanente di Jason Dodge, A permanently open window, è visitabile su richiesta nelle giornate di sabato e domenica nei seguenti orari: da aprile a settembre dalle 17.00 alle 18.30; da ottobre a marzo dalle 13.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 15.00.
Tutto il percorso espositivo è accessibile a persone con difficoltà motorie.
Chiuso: 1 e 6 gennaio, 25 aprile, 1° maggio, dall’1 al 25 agosto, 1° novembre, 25 e 26 dicembre. Ingresso gratuito.
Per accedere alla Collezione è consigliato indossare la mascherina di tipo chirurgico o superiore.