Belfiore Art: il cuore di Manuela al Teatro Bellini

Inaugura a Napoli, al teatro Bellini  la mostra di Manuela Belfiore “E tu che cuore hai?”. L’appuntamento è per venerdì 17 febbraio alle 19:00, un’esposizione di opere scultoree e pittoriche che affrontano tematiche attuali e sempre molto discusse.

La diversità, l’ omosessualità, la violenza sulle donne, la transfobia, argomenti taboo che Manuela  Belfiore tratta invitando il pubblico ad amare liberamente, ma sopratutto ad amare se stessi.

In tutta la sua produzione artistica, Manuela Belfiore si abbandona alla sinuosità e alla ricerca dell’armonia attraverso le linee. La sua ricerca tra segno e materiale si compone di storie d’amore di fiori sgualciti che continuano ad amare, di situazioni comuni e avvenimenti che modificano involontariamente le nostre vite, tutte le opere rivelano un forte senso di appartenenza, combinando tra loro in maniera originale tutto gli elementi che costituiscono la napoletanità, la gioia di vivere e la passionalità tipica del Sud Italia.

La He-Art

“Mi esprimo così, trasformo e concretizzo i miei pensieri, i miei stati d’animo, immortalo i ricordi, imprimo i sentimenti, quelli spontanei, istintivi. Scolpisco, modello e dipingo quel che non ha forma, non si vede. C’è me stessa in tutto quello che dalla mente e dalle mani prende vita. Questa sono io e questa è la mia He-Art” afferma Manuela Belfiore.

Attraverso lo studio e la sperimentazione di materiali e immagini, arriva all’ elaborazione di un segno, prima scultoreo poi pittorico che diventerà il tratto distintivo delle sue opere. La ripetizione quasi ossessiva di figure simili, sempre diverse tra loro, sinuose, ma allo stesso tempo geometriche, creano una scrittura semplice, ma intrinseca di significati. Il diverso inteso come unico, dall’elemento decorativo a una profonda analisi interiore, dalla ricerca di un’uguaglianza utopica sviluppata attraverso lo studio dell’escluso, fino all’interpretazione e rappresentazione di unicità.

Pittura, scultura e scrittura

Nelle opere pittoriche modifica il suo segno grazie al colore acrilico e ad olio steso sul supporto per campiture piatte o sfumate, mentre negli ultimi anni, la forma si unisce alla scrittura, si fonde alle parole accuratamente scelte, dalle pagine dei libri che diventano il supporto dei suoi percorsi dove i segni si inseguono, si uniscono, si incontrano dando vita a un racconto/poesia formato da segni e parole. Qui troviamo quasi sempre l’utilizzo di tela, tavola, o carta, collage, rilievi in stucco, cartapesta o materiali misti a colori acrilici sempre in contrasto tra loro.

Tuttavia la scultura, il poter ricavare forme e contenuti da un blocco di pietra, è il metodo più congeniale per catturare e racchiudere pensieri, stati d’animo e sentimenti, che in altro modo resterebbero imprigionati e privi di condivisione. I materiali più utilizzati sono blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato, scolpito, dipinto e patinato, gesso, legno, terracotta dipinta o smaltata, tutte opere ricercate a partire dalle più primordiali del ciclo Origini poi Life fino ad arrivare attraverso una scomposizione e una ricomposizione delle forme alla serie Equilibri geometrici.

Il cuore è il mio segno distintivo

“In questi anni ho elaborato un segno che mi identifica e mi distingue” continua Manuela “Ho cominciato a utilizzare il segno già dai tempi della scuola ed è diventato parte integrante della mia identità artistica. Negli anni ho sperimentato, viaggiato, studiato, partecipato a mostre collettive e personali, venduto e ricevuto rifiuti. Io ho una mia identità, forte e riconoscibile, un segno che racchiude, forze e fragilità, rappresenta la ricerca interiore di ogni essere umano, l’incontro, l’abbandono, la solitudine fisica e mentale in cui vive l’uomo moderno”.

Il diverso inteso come unico, quindi: da elemento decorativo ad analisi interiore, ricerca di se stesso, di un’uguaglianza utopica sviluppata attraverso lo studio dell’escluso, fino all’ interpretazione e rappresentazione di unicità attraverso il multiplo, che è la copia dell’altro ed espressione o repressione dei propri pensieri e desideri. Il lavoro di Manuela Belfiore è questo, un misto tra cinismo e poesia.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni durante l’apertura  del teatro fino al 22 febbraio.

“E tu che cuore hai?”
Mostra di Manuela Belfiore
Teatro Bellini
Via Conte di Ruvo, 14, 80135 Napoli NA
teatrobellini.it