Dalle suggestioni popolari alle fiabe del centrino: la mostra personale di Barbara Karwowska

Barbara Karwowska dà nuova vita al mondo delle fiabe: da domani a Napoli.

Da Lo cunto de li cunti e altre fiabe popolari napoletane trae ispirazione una serie di dipinti molto suggestiva, a opera dell’artista polacca e partenopea di adozione Barbara Karwowska. Parliamo della mostra personale a lei dedicata, dal titolo Le Fiabe del Centrino che inaugura giovedì 4 luglio, alle ore 18:00 negli spazi del Centro Studi Pietro Golia di Napoli. Al vernissage d saranno presenti: Maurizio Vitiello, sociologo e critico d’arte, Luigi Branchini, presidente del Centro Studi Pietro Golia, Ivan Guidone, giornalista e curatore della mostra.

Nel corso dell’inaugurazione l’artista leggerà al pubblico alcuni stralci di fiabe dalle quali i suoi dipinti hanno tratto ispirazione. La personale di Barbara Karwowska – aperta al pubblico fino al 4 Agosto 2019 – ha ricevuto il patrocinio morale del Consolato onorario della Repubblica di Polonia Regione Campania.

Come il tessuto ricamato, così il centrino dipinto dalla Karwowska, in una sorta di aureola che cinge il capo, assume una duplice funzione: decorativa e protettiva. Il primo lavoro nel quale comparve questo motivo decorativo venne realizzato nel 1999 e si trattava di Il Rosario, un dipinto di grandi dimensioni composto da 27 tele e due pannelli, donato alla Villa Colombaia di Luchino Visconti a Ischia. Il centrino assume così un significato simbolico, vuole proteggere il mondo interiore delle personalità ritratte dall’artista

Le opere esposte vedranno altri due elementi ricorrenti: la corona e la girandola. Il primo è il simbolo della potenza interiore; la girandola, quello della fanciullezza e dell’innocenza, rappresentato anche come un mezzo per affrontare con leggerezza le difficoltà della vita e per ritornare un po’ bambini. Evocatrice di leggerezza e movimento la girandola diviene nel “Il Trionfo della Pace” anche l’emblema della serenità. Le tele fanno essenzialmente uso di tre colori: le terre, il viola e il bianco, rispettivamente le nuance della natura vitale, del mistero e della luce.

Al Centro Studi Pietro Golia saranno esposti 9 dipinti di grande formato, tra i quali 6 opere ispirate dalle fiabe popolari napoletane:

  • C’era una volta il Re di Vallepelosa, che aveva una figlia chiamata Zoza (anno 2013, olio su tela, 150×100 cm);
  • Arre Cacaore! Il racconto dell’orco (anno 2013, olio su tela, 150×100 cm);
  • La faccia di capra (anno 2014, olio su tela, 150×100 cm);
  • La mortella (anno 2014, olio su tela, 150×100 cm);
  • La Gatta Cenerentola (anno 2014, olio su tela, 150×100 cm);
  • La malinconica principessa Zoza (anno 2013, olio su tela, 150×100 cm).

Nel corso della mostra saranno esposti anche alcuni ritratti di personaggi collegati al suo mondo delle fiabe e la serie “Sembrano finestre”, costituita da 16 tele di piccolo formato ( 20×20 cm).

Barbara Karwowska è nata a Danzica nel 1970. Consegue il diploma al Liceo d’Arte Liceum Sztuk Plastycznych in Orlowo (Polonia) e si trasferisce a Napoli nel 1992, città dalla quale trae innumerevoli spunti per i suoi lavori. Oltre 50 le esposizioni realizzate, con pubblicazioni su riviste d’arte, come Flash Arte e Viatico, ed altri noti giornali. Alcune sue opere sono state acquistate per prestigiose collezioni, come quella della galleria Changing Role di Guido Cabib e della Galleria d’Arte Salvatore Serio.