Napoli, mercoledì 24 maggio, è stata il palcoscenico di un evento artistico unico nel suo genere. La Galleria Navarra, in collaborazione con Made in Cloister, ospita la mostra di Alberto Bottillo, un artista eclettico e visionario che ha deciso di portare l’arte nel luogo più inaspettato: il bagno.
Sì, avete capito bene.
Il cesso, la toilette, il gabinetto. Quell’angolo della casa che solitamente nasconde segreti imbarazzanti diventa ora il fulcro di un’esposizione artistica che mette in luce la sua ironia e partecipazione.
Alberto Bottillo, classe ’82, ingegnere di professione e artista di vocazione, è sempre alla ricerca di nuove tecniche da sperimentare e soggetti da rappresentare.
La sua arte trae ispirazione dalla tradizione partenopea, con le sue potenti icone, che vengono rivisitate in chiave moderna. Ma questa volta l’artista si è spinto oltre, e con la mostra intitolata Water Closet ha deciso di elaborare il water-closet come contenitore e contenuto di una parte di sé, trasformandolo in un’osservazione e riflessione della coscienza.
Le opere di Bottillo sono un inno all’ironia e alla partecipazione, proprio come il celebre cesso d’oro di Cattelan.
L’arte partecipata coinvolge direttamente il pubblico nel processo creativo, permettendo a chiunque di diventare coautore, editore e osservatore dell’opera stessa.
Nel caso di Bottillo, la ripetizione del bagno è un elemento costante, ma ogni rappresentazione è variegata nei colori accesi. Questo perché il bagno è uno spazio in cui si vivono emozioni e stati d’animo intensi, e l’artista vuole trasmettere questa intensità attraverso le sue opere.



Il bagno, inteso come ambiente dell’intimità per eccellenza, rappresenta un luogo in cui entrare in contatto con sé stessi, con il proprio corpo e le proprie emozioni.
È un rifugio in cui lasciarsi andare ai pensieri più profondi e segreti, osservare i segni sulle pareti e persino compiere trasgressioni.
E in questa esposizione, Bottillo espone la sua intimità, portandola fuori dallo spazio protetto del “water closet” e ricontestualizzandola in una dimensione pubblica.



Un esempio eclatante è l’opera intitolata “45 stitches”, ispirata a un’esperienza dell’artista vissuta all’età di sette anni. Quest’opera rappresenta l’ultimo lembo di pelle che, ogni giorno, restava tra la bendatura e una profonda ferita sul collo, un segno indelebile di un intervento chirurgico.
Attraverso lo specchio del bagno, l’artista ci invita a fare i conti con noi stessi in modo intimo, sotto la superficie della pelle.
La mostra di Bottillo presso la Galleria Navarra è solo l’ultimo tassello di un percorso artistico che ha portato l’artista a partecipare a importanti eventi e mostre collettive.
Dalla “Fiera del Design Indipendente Mercato Meraviglia” alle mostre organizzate dall’associazione IntentArt, Alberto Bottillo ha dimostrato il suo talento in diverse tecniche artistiche, come acquerelli, acrilico, additive painting, china, olio, matita e tecniche miste.
Ora, presenterà le sue creazioni fatte a mano negli spazi accoglienti della Galleria Navarra.



La Galleria Navarra, luogo polifunzionale che unisce pizzeria, ristorante, cocktail bar e spazio per l’arte contemporanea, si conferma come un punto di riferimento per l’arte a Napoli.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Made in Cloister, la Galleria è in grado di offrire esposizioni uniche e innovative, dando spazio ai giovani artisti che coniugano memoria e contemporaneità.
Non resta che visitare questa insolita mostra di Alberto Bottillo e lasciarsi sorprendere da come un wc possa diventare un’opera d’arte dirompente e coinvolgente.
In copertina: Alberto Bottillo, Galleria Navarra – Foto © Ljdia Musso