Un laboratorio sulle tecniche di recitazione dedicato ad Artaud. Anche questo è il Napoli Teatro Festival.
Prosegue fino al 24 giugno, al Piccolo Bellini, il workshop intensivo Nalpas: L’attore è un atleta del cuore, per attori, cantanti, danzatori, atleti, registi, coreografi e performer tout court, totalmente dedicato al teatro della crudeltà e alla figura di Antonin Artaud (1896-1948), nel 70° anniversario della sua scomparsa.
Il laboratorio è condotto da Michele Monetta, insieme con Lina Salvatore e Giuseppe Rocca.
Il Novecento è stato contrassegnato dal pensiero e dal lavoro di Artaud, autore di “Il Teatro e il suo doppio”, una delle più grandi personalità della scena moderna e contemporanea; decisivo il suo contributo nella svolta verso il cambiamento in ambito teatrale. Il modo di pensare e fare il teatro oggi, seppur passando attraverso qualche deriva performativa dovuta ad approssimative interpretazioni del concetto di Teatro della Crudeltà, deve tanto ad Artaud.
Da oltre 70 anni non si può prescindere da lui, non possono il Living Theatre, Carmelo Bene, la Body Art, la Danza Buto, l’Antipsichiatria, Valère Novarina. Eppure è ancora al centro del teatro anche in questo nuovo millennio.
Il workshop prevede: esercizi di euritmia; coordinazione braccia gambe; respirazione e movimento (Feldenkrais); corpo e spazio; elementi di biomeccanica (Mejerchol’d); lettura e interpretazione di glossolalìe scritte da Artaud e vocalità; il Teatro della Crudeltà (manifesti); lettere dal manicomio di Rodez; danze sacre e movimento ritmico (Dalcroze, Gurdjieff); forme e figure dal Mime Corporel di Decroux; il sistema ternario da Barrault-Artaud; montaggio di azione e concetto artaudiano di “poesia nello spazio”; anteprima in forma di conferenza della bozza della nuova traduzione de Il Teatro e il suo doppio.
Per ulteriori informazioni:www.icraproject.it