Dal 7 gennaio sarà disponibile sulla piattaforma MUBI uno dei film rivelazione del Festival di Berlino 2021, What Do We See When We Look At The Sky?. Una fiaba moderna, una sorta di realismo magico che ha permesso al regista georgiano Alexandre Koberidze di vincere il prestigioso premio Fipresci, e di ottenere giudizi lusinghieri in tutti i vari festival internazionali in cui è stato presentato. MUBI, oggi forse il principale punto di riferimento online per gli amanti del cinema d’autore di tutto il mondo, non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di mostrare ai propri abbonati un film come What Do We See When We Look At The Sky?, un vero gioiello per iniziare al meglio il 2022.
What Do We See When We Look At The Sky?, la sinossi del film
What Do We See When We Look At The Sky? racconta la storia d’amore tra Lisa e Giorgi, due giovani che si innamorano al primo incontro/scontro, quasi per volere del Fato, ma che si ritroveranno separati a causa di un malefico sortilegio. Sarebbe veramente un peccato svelare altro della trama di un film tutto da scoprire nelle sue due ore e mezza di durata, ma se volete dare una prima occhiata alle immagini del film vi invitiamo alla visione del trailer di What Do We See When We Look At The Sky?
Un atto di fede nella magia del cinema
Contrappuntato da un narratore esterno omnisciente, What Do We See When We Look At The Sky? chiede allo spettatore di tuffarsi verso l’ignoto e di credere ciecamente alle immagini che vede, all’incredibilità di una storia “impossibile” che racconta la forza e la purezza di un amore adolescenziale. I fluidi e originali movimenti di macchina, le articolate digressioni narrative, l’alternanza di scorci realistici e declinazioni fantastiche, fanno di What Do We See When We Look At The Sky? e del suo regista Koberidze, qui al suo secondo film, uno degli sguardi più audaci e innovatici del cinema contemporaneo, un’autentica scoperta che ai cinefili più incalliti farà forse tornare in mente il maestro Otar Iosseliani, conterraneo di Koberidze.
What Do We See When We Look At The Sky? è anche il racconto di una città, Kutaisi, che diventa protagonista al pari di Lisa e Giorgi, e mostrata dal regista con occhio indagatore, curioso ed amorevole. Il vero interrogativo è: saprà lo spettatore contemporaneo, obnubilato da troppe immagini nella sua quotidianità, in grado di compiere un atto di fede così manifesto nei confronti del cinema? Riesce ancora a sprofondare in una storia e a vivere le emozioni che attraversano lo schermo senza i consueti appigli alla verosimiglianza e al realismo? What Do We See When We Look At The Sky?, con le sue digressioni sul calcio, la ricca colonna sonora fatta di suoni ancestrali e canzoni (anche italiane), la ricerca di un punto di vista – leggi inquadratura – mai banale, ci chiede in fondo di tornare allo stupore dell’infanzia, come quei bambini e adolescenti che riempiono il film di Koberidze. Quando ogni storia era magica, ogni favola una porta sul mondo.