Enea, del promettente figlio d’arte Pietro Castellitto, è il quarto film italiano in gara per il Leone d’Oro, all’80esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. È con Enea che il giovane regista, sceneggiatore e attore torna al Lido, questa volta per competere nel concorso principale, dopo l’acclamato esordio nel 2020 con la sua opera prima, I predatori, vincitrice del premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura, nonché del Nastro d’Argento e David di Donatello come miglior regista esordiente.
Enea rincorre il mito che porta nel nome: lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e alle feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile.
Roma, come in Adagio, l’altro film italiano in concorso, torna a fare da sfondo alle vicende dei protagonisti, tramite una lente che osserva famiglie disfunzionali, discoteche, spaccio, corruzione morale e sociale.
Enea è un gangster movie senza la parte gangster. Una storia di genere senza il genere. La componente criminale del film viaggia silenziosa su un binario nascosto, e sopraggiunge improvvisa nelle fessure dei rapporti quotidiani, sconvolgendo i protagonisti ignari.
“L’idea era quella di creare una narrazione in cui il punto di vista dello spettatore combaciasse con quello di chi subisce il narcotraffico: all’improvviso si può vincere e all’improvviso si può morire, e nessuno saprà mai il perché”, spiega il regista Pietro Castellitto, che nella sua opera seconda ha voluto dirigere anche il papà Sergio e il fratello minore, Cesare.
Insieme ai tre sopracitati Castellittos, nel cast troviamo anche la sempre promettente Benedetta Porcaroli, Giorgio Quarzo Guarascio, Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi e Matteo Branciamore.
I protagonisti sono mossi dal mistero della giovinezza. Non fanno quello che fanno né per i soldi né per il potere, ma forse per vitalità, per testare il cuore, per capire fino a che punto ci si possa sentire vivi oggi, all’alba di questo nuovo millennio, saturo di guerre raccontate e di attentati soltanto visti.
Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra fino alle più estreme conseguenze.
Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima, un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro. È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve.
Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore.
ENEA
Venezia 80 Concorso
Regia: | Pietro Castellitto |
Produzione: | The Apartment Pictures (Lorenzo Mieli), Vision Distribution (Massimiliano Orfei), Frenesy Film Company (Luca Guadagnino), Giovane Film |
Durata: | 117’ |
Lingua: | Italiano |
Paesi: | Italia |
Interpreti: | Pietro Castellitto, Giorgio Quarzo Guarascio, Benedetta Porcaroli, Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi, Matteo Branciamore, Cesare Castellitto e con Sergio Castellitto |
Sceneggiatura: | Pietro Castellitto |
Fotografia: | Radek Ladczuk |
Montaggio: | Gianluca Scarpa |
Scenografia: | Massimiliano Nocente |
Costumi: | Andrea Cavalletto |
Musica: | Niccolò Contessa |
Suono: | Alessandro Palmerini |
Effetti visivi: | Stefano Leoni (Effetti Digitali Italiani) |