A giugno, in quel paradiso terrestre che sta diventando sempre più la piccola cittadina di Bacoli, nella Casina Vanvitelliana che affaccia sul lago Fusaro, è andata in mostra la VI edizione della Biennale del libro d’artista, ideata e curata da Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma, promossa da Lineadarte Officina Creativa.
Un’iniziativa fortemente voluta dai due artisti e artefici della manifestazione che ormai da anni portano avanti una loro visione di che cosa sia l’arte e di come vada vissuta e condivisa soprattutto.
Visione lungimirante che ha molto a che fare con l’idea stessa di libro d’artista, di che cosa sia e come nasce e si diffonde lungo tutto il novecento raccontando anche la storia di un secolo molto travagliato e ricco di fermenti artistici e creativi.
Senza voler raccontare qui la biografia di questa forma d’arte possiamo però dire che ha attraversato gli ultimi cento anni toccando le principali avanguardie, dal futurismo all’arte povera, dal dadaismo al fluxus, dal surrealismo all’arte concettuale, dalle Americhe alla Russia passando per l’Italia e la Francia.
E dopo un secolo di vita è una forma d’arte ancora viva e forse più conosciuta alle grandi masse, anche per il lavoro svolto da Lineadarte Officina Creativa che ha portato oltre duecento artisti da ogni parte del mondo.
Una mostra che ha visto a Bacoli un primo appuntamento che continuerà poi a settembre sull’isola di Procida.
Il libro d’artista è una gioia per gli occhi e per le mani. Rivisitare in chiave creativa la forma libro, l’oggetto in sé, porta gli artisti a sperimentare materiali vari e tecniche diverse. Nuove formule per raccontare la voglia che abbiamo di relazionarci a questo antico oggetto che ci accompagna da secoli.
Dimenticatevi delle regole basilari di un qualsiasi museo dove l’opera non può essere toccata. Particolare che rende ancora più interessante questa manifestazione è proprio la possibilità di poter sfogliare con mano ogni singolo libro. Basta poco per perdersi tra le pagine colorate, scritte, strappate, incollate e costruite di questi piccoli capolavori.
Il libro d’artista è parente strettissimo dell’Arte postale, è oggetto e al tempo stesso luogo di cultura per l’artista e il fruitore, è quel luogo fisico, del corpo e della mente dove tutti possiamo incontrarci , dialogare ed essere artisti tutti insieme. Dove l’arte diventa strumento, mezzo , veicolo di aggregazione e partecipazione.
Una visione che Giovanna Donnarumma e Gennaro Ippolito hanno sposato da sempre , dagli esordi di Lineadarte. È un modo di vivere che trova espressione anche nella mostra annuale ventiperventi che quest’anno omaggerà il movimento Fluxus per i suoi sessant’anni con una mostra VENTIPERVENTI – FLUXUS SIXTY PLUS ONE che porta bene, come una tirata d’orecchie al compleanno.
Proprio per questo all’inaugurazione non c’è stata nessuna presentazione ufficiale, nessun doppio petto a parlare, nessuna cattedra, pedana o altarino ma tanti artisti venuti da più parti d’Italia soprattuto per partecipare attivamente alla serata.
Nessuno ha parlato della storia del libro d’artista, perché non c’è più bisogno di spiegare ogni volta che cosa sia, come andare a una mostra di pittura e voler sempre tracciarne le origini. Nessuno ha presentato gli artisti, i libri hanno parlato per loro e quelli che erano presenti hanno parlato anche per gli assenti.
Un incontro tra gli artefici e le persone intervenute, tutti uguali senza etichette in un luogo suggestivo dove hanno trovato posto tra i vari libri le opere dei ragazzi della secondaria di primo grado dell’IC Cesare Pavese di Napoli guidati dal Prof. Gennaro Ippolito in uno scambio artistico con uno dei massimi esponenti della mail art italiana Ruggero Maggi e un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara guidati dal Prof. Mario Carchini.
Arte libera per una libera manifestazione, tutti possono cimentarsi con il concetto di libro, appartiene da sempre e per sempre alla nostra cultura e tutti possono ritrovarsi a una biennale del libro d’artista curata da Lineadarte Officina Creatriva dove il confronto e l’arricchimento personale nascono dall’incontro e dallo scambio.