A Napoli, venerdì 8 marzo, ha inaugurato un piccolo angolo dedicato alle donne: il Vicolo Donnaregina.
Questo spazio non è solo un vicolo qualsiasi, ma un omaggio tangibile alla forza, alla resistenza attiva, al coraggio e alla straordinaria capacità delle donne di lasciare un’impronta indelebile nella storia e nella cultura.
Resistenza e rinascita culturale
Il progetto di Vicolo Donnaregina è curato da Il vicolo della cultura, organizzazione di rigenerazione urbana e culturale, in collaborazione con Anna Minucci e Andrea Ambrosino, proprietari della libreria e caffetteria A&M Bookstore, proprietari e gestori dell’omonima libreria e caffetteria. Il progetto è un’espressione di resistenza e rinascita culturale e nasce con l’obiettivo di rigenerare spazi urbani trascurati, restituendo loro un nuovo significato attraverso la creatività urbana e l’arte. L’idea è quella di coniugare la creatività urbana con i processi di rigenerazione e riappropriazione dei luoghi: restituire al territorio, attraverso la riqualificazione di spazi poco curati, un’opportunità di riscatto e una nuova narrazione del quotidiano, permeato non più dal degrado ma dalla bellezza e dalle suggestioni dell’arte contemporanea.
Volti di donne che hanno fatto la storia
La galleria di ritratti che adorna il Vicolo Donnaregina è opera dell’artista Trisha Palma. Ogni ritratto è un tributo alle donne che hanno lasciato un’impronta significativa nella storia del mondo. Da Matilde Serao a Rita Levi Montalcini, da Artemisia Gentileschi a Frida Kahlo, last but no least Michela Murgia, i ritratti sono dedicati ad alcune rappresentati dell’eccellenza al femminile che si sono distinite nei vari ambiti: giornalismo, scienza, arte e letteratura; le immagini catturano non solo la bellezza esteriore, ma anche la forza interiore di queste donne straordinarie. Così come significativa è la storia delle altre due donne che adornano le edicole dedicate al bookcrossing: la partigiana Mariarosaria Cerasuolo, eroina delle 4 Giornate di Napoli e Guerriera Guerrieri, la donna che salvò i libri della Biblioteca Nazionale di Palazzo Reale dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale.
La strada verso una società più equa
Questo progetto non è solo una celebrazione delle conquiste passate, ma anche un invito alla riflessione e all’azione per il futuro. Attraverso i volti e le storie delle donne rappresentate nei murales, si apre un dialogo sulla lotta per i diritti delle donne, sull’emancipazione femminile e sulla necessità di combattere le disuguaglianze di genere ancora presenti nella società.
“Il Vicolo Donnaregina non è solo un’installazione artistica, ma un punto di incontro e di educazione. È un luogo dove si possono imparare storie di coraggio e determinazione, dove si possono sollevare questioni importanti e promuovere il cambiamento” ci spiega Trisha Palma.
“Uomini e donne non hanno sempre avuto gli stessi diritti. Le donne un tempo non potevano studiare, viaggiare o lavorare liberamente, dovevano mettere vestiti castigati e scomodi per compiacere la società, non potevano disporre delle loro proprietà. Purtroppo in molti posti del mondo questo è ancora vero. Persino nel nostro paese spesso gli uomini pensano di possederci, di poter disporre del corpo e della vita delle donne a piacimento“.
È proprio attraverso l’incontro, seppur virtuale, con donne come quelle ritratte a Vicolo Donnaregina che inizia la lotta contro una mentalità che vuole le donne madri, mogli, figlie e nuore, sempre pronte a curare tutti, anche se lavorano otto ore al giorno, costrette a scegliere tra carriera e vita privata, sottoposte a una ingiusta disparità economica e, in generale, riservando loro meno rispetto di quello riservato agli uomini.
Insieme per il territorio
Anna Minucci, co-fondatrice della libreria A&M Bookstore, sottolinea l’importanza di questo progetto per la comunità locale: “Attraverso iniziative come il Vicolo Donnaregina, si cerca di creare un legame più profondo tra la cultura e la vita quotidiana dei napoletani, incoraggiando la partecipazione attiva e il senso di appartenenza“.
“Il Vicolo Donnaregina è solo l’inizio di un percorso più ampio di rigenerazione urbana e culturale” afferma Davide D’Errico co-fondatore de Il vicolo della cultura. “Progetti simili possono essere replicati in altre aree della città, creando nuovi spazi di incontro e di espressione artistica per la comunità. Il coinvolgimento delle istituzioni è fondamentale per il successo di iniziative culturali come questa. Il sostegno delle autorità locali e la collaborazione con le associazioni del territorio sono essenziali per garantire la continuità e la sostenibilità di progetti che mirano a rigenerare e arricchire il tessuto culturale della città“.
In un momento in cui il mondo affronta sfide sempre più complesse, è fondamentale valorizzare e celebrare la diversità e il contributo delle donne alla società. Il Vicolo Donnaregina è un simbolo di speranza e di cambiamento, un tributo alla forza e alla resistenza delle donne di Napoli e del mondo intero.