Presentato in Concorso alla 81esima Mostra del Cinema di Venezia, Ainda Estou Aqui – I’m still here segna il ritorno di Walter Salles (Central do Brasil, I diari della motocicletta) alla regia dopo molti anni.
Il regista brasiliano adatta per lo schermo l’omonimo romanzo autobiografico di Marcelo Rubens Paiva, che ha collaborato al film senza però intervenire nella scrittura della sceneggiatura di Murilo Hauser e Hitor Lorega.
Brasile, anni 79: la morsa della dittatura militare
Salles è capace, fin dalle prime sequenze, di portarci dentro la famiglia Paiva e la loro casa di Rio de Janeiro, vicinissima alla spiaggia, con le porte sempre aperte al quartiere e agli amici, intellettuali che condividono ideali di libertà e inclusione. Impariamo presto ad affezionarci a Rubens (Selton Mello), ex deputato laburista, e alla moglie Eunice (Fernanda Torres), così come ai loro cinque figli: quattro femmine – Veroca, in procinto di andare a Londra, Eliana, Nalu, Babiu – e l’unico maschietto, Marcelo appunto. Siamo nel 1971. La loro serenità non sembra scalfita dalla dittatura militare che ha rovesciato il regime democraticamente eletto nel 1964, nonostante il clima si faccia ogni giorno più teso. La situazione però precipita con un evento dirompente che cambierà per sempre il destino di Eunice e degli altri ragazzi.
Ainda Estou Aqui – I’m still here, una storia al contempo politica e personale
Walter Salles sceglie di portare sullo schermo il dramma dei desaparecidos brasiliani sotto una dittatura durata vent’anni, una pagina storica forse meno conosciuta di quella argentina, attraverso il punto di vista di una famiglia e soprattutto di una donna, Eunice, che lui ha conosciuto di persona negli anni dell’adolescenza a Rio, venendone influenzato in maniera profonda. “La vicinanza con la famiglia, la consapevolezza che la ricostruzione del passato dipende da frammenti di memoria così diversi per chi ha vissuto questi eventi, questi elementi mi hanno fatto riflettere a lungo prima di iniziare questa avventura sette anni fa”, confessa il regista.
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Un monito contro la fragilità della memoria
Girato in 35 mm, con inserti in Super 8, Ainda Estou Aqui – I’m still here è un convincente e commovente dramma famigliare dalla nervatura politica che nasce dalla necessità di Walter Salles di operare una sovrapposizione tra personale e collettivo. L’emblematica parabola di resistenza di Eunice Pavia è quella della ricostruzione della memoria di una famiglia, che procede di pari passo alla ricomposizione della memoria del Brasile, contro lo spettro del rinnovato slancio avuto dalle nuove forme di autoritarismo nel paese sudamericano e non solo. Calma e potente l’eccezionale performance di Fernanda Torres, il cui personaggio rappresenta il cuore e la chiave del film, che sarà distribuito da BIM a inizio 2025.