Venezia 80 – Finalmente l’alba

Finalmente l’alba, secondo film italiano in concorso alla 80esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, del regista Saverio Costanzo, riporta il cinema alle suggestioni di un’epoca indimenticabile: gli anni ’50, Cinecittà, una società sospesa tra il fascino della dolce vita e il ricordo di una guerra terribile da poco terminata.

Finalmente l’alba è il viaggio lungo una notte della giovane Mimosa che, nella Cinecittá degli anni Cinquanta, diventa la protagonista di ore per lei memorabili. Una notte che da ragazza la trasformerà in donna. Mimosa, ragazza romana nata in una famiglia umile che desidera vederla sposata al più presto, si presenta negli studi di Cinecittà per ottenere un ruolo come comparsa nel film in cui recita la splendida diva di Hollywood Josephine Esperanto (James) affiancata dall’affascinante Sean Lockwood (Keery). Rufus Priori (Dafoe), gallerista americano amico di Josephine, condurrà l’improbabile gruppo in una notte sfrenata e dai risvolti imprevedibili.

Inizialmente Saverio Costanzo, che ha dedicato il suo film al suo scomparso padre, voleva scrivere un film sull’omicidio della giovanissima Wilma Montesi, avvenuto nell’aprile del 1953, che rappresentò per l’Italia il primo caso di assassinio mediatico. La stampa speculò sulla vicenda, che coinvolgeva personalità della politica e dello spettacolo, e nel pubblico nacque un’ossessione che presto diventò indifferenza. La vittima scomparve dalle cronache per fare posto alla passerella dei suoi possibili carnefici. Poi, come accade spesso scrivendo, l’idea iniziale è cambiata e piuttosto che far morire un’innocente ne ha cercato il riscatto. Finalmente l’alba.

Una speranza incarnata da Rebecca Antonaci al suo esordio sul grande schermo nei panni della giovane Mimosa ingenua giovane protagonista di una folle notte che la trasformerà in donna. Al suo fianco anche un cast internazionale di richiamo composto da Lily James (Downton Abbey, Ella), Joe Keery (Stranger Things), Alba Rohrwacher e Willem Dafoe.

Mimosa è una ragazza semplice, una giovanissima comparsa di Cinecittà che nella Roma degli anni Cinquanta accetta l’invito mondano di un gruppo di attori americani e con loro trascorre una notte infinita. Piace pensare che Finalmente l’alba sia un film sul riscatto dei semplici, degli ingenui, di chi è ancora capace di guardare il mondo con stupore. La protagonista Mimosa è un foglio bianco, su cui ognuno dei personaggi in cui s’imbatte scrive la sua storia, senza paura di essere giudicato. Mimosa ne uscirà diversa, all’alba, scoprendo che il coraggio non serve a ripagare le aspettative degli altri, ma a scoprire chi siamo.

FINALMENTE L’ALBA

Venezia 80 Concorso

Regia:Saverio Costanzo
Produzione:Wildside (Mario Gianani, Lorenzo Gangarossa), Rai Cinema (Paolo Del Brocco)
Durata:140’
Lingua:Italiano
Paesi:Italia
Interpreti:Lily James, Rebecca Antonaci, Joe Keery, Rachel Sennott, Alba Rohrwacher, Willem Dafoe
Sceneggiatura:Saverio Costanzo
Fotografia:Sayombhu Mukdeeprom
Montaggio:Francesca Calvelli
Scenografia:Laura Pozzaglio
Costumi:Antonella Cannarozzi
Musica:Massimo Martellotta
Suono:Gaetano Carito
Effetti visivi:EDI Effetti Digitali Italiani