Venezia 80 – Comandante

Comandante, di Edoardo De Angelis, un film italiano, dopo tre anni da Lacci e dopo la rinuncia a pochi settimane dall’apertura ufficiale dell’ultimo film del maestro Luca Guadagnino, causa sciopero star hollywoodiane, ha nuovamente il privilegio di aprire la  Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella prestigiosa edizione numero 80.

Comandante è un vero e proprio kolossal (15 milioni di euro di budget), è diretto da Edoardo De Angelis, prodotto da Indigo Film e O’Groove con Rai Cinema, Tramp LTD, VGroove e Wise Pictures. Protagonista Pierfrancesco Favino (mattatore del festival, lo ritroveremo anche in Adagio di Stefano Sollima, anche questo in concorso) che interpreta Salvatore Todaro, comandante della Regia Marina Militare a cui è stato affidato il sommergibile Cappellini all’inizio della Seconda guerra mondiale.

All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro, uomo di grande coraggio, seguito con fiducia incondizionata dal proprio equipaggio, comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga nell’Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano.

Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale il comandante Todaro affonda la nave nemica a colpi di cannone. Todaro però non è solo un soldato, ma anche un essere umano dai forti valori, che gli impediscono di far morire in mare i 26 superstiti dell’equipaggio nemico. Ed è a questo punto che il comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i ventisei naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la propria vita e quella dei suoi uomini.

Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Siamo italiani!”. “Gli altri non hanno, come me, duemila anni di civiltà alle spalle”

De Angelis, regista a cui piacciono le sfide, arriva per la terza volta a Venezia e per la prima in concorso (precedentemente fuori competizione con Perez. e alle Giornate degli Autori con Indivisibili) raccontando una pagina importante della Storia italiana, trovando in Favino un compagno d’avventura determinato a dare a Salvatore Todaro il lustro dovuto a un personaggio di tale spessore.

L’uomo alla guida di una trireme romana duemila anni fa è lo stesso che comanda un sommergibile nel 1940, in Atlantico, in piena guerra. Quell’uomo si chiama Salvatore ed è forte. Affonda il ferro delle navi nemiche senza paura e senza pietà. Ma il nemico inerme non è più nemico, è solo un altro uomo e allora lo salva. Perché l’essere umano davvero forte è quello capace di tendere la mano al debole. Salvatore conosce le leggi eterne che governano il cielo e il mare e sa che sono superiori a qualunque altra legge. Chi salva un solo uomo, salva l’umanità.

Italiani, brava gente.

COMANDANTE

Venezia 80 Concorso

Regia:Edoardo De Angelis
Produzione:Indigo Film (Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri), O’ Groove (Pierpaolo Verga, Edoardo De Angelis), Rai Cinema (Paolo Del Brocco), Tramp (Attilio De Razza), Vgroove (Mariagiovanna De Angelis), Wise Pictures (Antonio Miyakawa)
Durata:120’
Lingua:Italiano, Fiammingo, Dialetti veneziano e napoletano
Paesi:Italia
Interpreti:Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Silvia D’Amico, Arturo Muselli, Giuseppe Brunetti, Gianluca Di Gennaro, Johannes Wirix, Pietro Angelini, Mario Russo, Cecilia Bertozzi, Paolo Bonacelli
Sceneggiatura:Sandro Veronesi, Edoardo De Angelis
Fotografia:Ferran Paredes Rubio
Montaggio:Lorenzo Peluso
Scenografia:Carmine Guarino
Costumi:Massimo Cantini Parrini
Musica:Robert Del Naja
Suono:Valentino Giannì
Effetti visivi:Kevin Tod Haug