Si è conclusa questa primavera 2024 la presentazione e collocazione a livello mondiale dell’ultimo libro fatto a mano di Filippo Biagioli. L’opera intitolata Trattato di demonologia, Summa verborum, numeri, temporis et spatii è stata realizzata in 24 copie (chiamate Edizioni) per altrettanti luoghi dove verrà custodita. Il libro ha 162 pagine ed è stato scritto in italiano e inglese. Alcune parti sono in latino, arabo, ebraico e armeno. Per questo motivo il libro è conosciuto anche come Essay on Demonology, Summa verborum, numeri, temporis et spatii; o Tractatus de Demonologia. L‘argomento “Demoni e demonologia” è diviso in una prima parte “teorica”; e una seconda parte “pratica”. Esso è arricchito da un’apparato fotografico che presenta disegni dell’autore e foto di opere d’arte inerenti alla raffigurazioni demoniache nelle varie culture. Il corpo del libro è stampato a macchina, ma contiene un disegno originale inserito in fase di rilegatura. Ricorda l’autore:
“Volevo un font particolare che non riuscivo a riprodurre in piccole dimensioni a mano. Allora ho deciso di stampare a macchina le pagine singolarmente, e inserire un mio disegno originale nel momento in cui assemblavo tutto il libro. Così avrei avuto il corpo dell’opera esattamente come volevo”
L’esterno invece è realizzato e rilegato a mano. La copertina è dipinta in oro e colori acrilici su canapa e al fronte ha un cabochon e un fiore scolpito in rilievo. Ogni copia è apparentemente uguale, ma non è così. Ognuna è dedicata a un demone (che è ritratto nel disegno originale interno), è numerata e firmata. La parte teorica è più ampia della parte pratica, perché Biagioli ci parla di demonologia sotto un aspetto ampio, prendendo in esame anche comportamenti umani e citando aneddoti tratti da libri precedentemente scritti. La parte pratica invece, è più corta perché è composta da “Sigilli, orazioni, disegni e simboli”:
“La parte pratica è legata indubbiamente alla parte teorica, però è molto più corta come lunghezza. Fanno parte di essa tutta una serie di simboli e scritti molto stringati, che hanno un senso solo per un ‘uomo di chiesa’ o comunque, un addetto ai lavori”.
Le Edizioni si trovano alla Biblioteca Museo Centro de Arte Reina Sofia a Madrid, alla Biblioteca Accademia di Belle Arti di Firenze, all’Archivio Ufficio diritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, alla Biblioteca dipartimento immagini del British Museum a Londra, alla Collezione Paolo Fabiani a Montecatini Terme, alla Biblioteca della Fondazione Musei Torino, all’Archivio Museo del Prado a Madrid, alla Biblioteca del Museo Palazzo Nazionale di Taipei, alla Biblioteca della Tate Gallery a Londra, alla Biblioteca Cum Venio a Larciano, alla Biblioteca Museo di Arte Sperimentale MUSPAC a L’Aquila, alla Biblioteca Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, alla Collezione Federica Belmonte a Montecarlo, alla Biblioteca del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi a Firenze, e nelle città di Venezia, Parigi, New York, Wellington, Osaka, Serravalle Pistoiese e Seul.
Filippo Biagioli desidera ringraziare tutti i musei che hanno fornito il materiale, le D.sse Fanini e Belmonte per le traduzioni e le correzioni dei testi e per tutti coloro che con passione e amicizia hanno reso possibile la realizzazione di quest’opera.