THE Deep Blue Sea di Luca Zingaretti

ph. a. camerlingo

Teatro “Giovanni da Udine”, Udine – “The deep blue sea” diretto da Luca Zingaretti da un testo del commediografo inglese Terence Rattigan è quello che si può definire uno spettacolo classico dalla messinscena classica: una storia profondamente inglese, ambientata in un appartamento della media borghesia (decaduta) e calata negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, quando il mal di vivere non è dovuto alle privazioni, ma allo strappo delle relazioni.

L’azione si svolge durante l’arco di un’unica giornata, inizia con la scoperta, da parte dei suoi vicini di appartamento, del fallito tentativo di Hester Collyer di togliersi la vita con il gas. La donna ha lasciato il marito, facoltoso e influente giudice dell’Alta Corte, perché innamorata del giovane Freddie Page: un contadino, ex pilota della Raf, ormai dedito all’alcool. La relazione, nata sull’onda della passione e della sensualità, si è, però, andata raffreddando. Le difficoltà economiche (Freddie è da tempo disoccupato) e le differenze di età e ceto hanno logorato il rapporto, lasciando Hester sfinita e disperata.

Lo shock per il tentato di suicido di Hester e la discussione che ne segue non migliorano le cose. A complicare il tutto, nel pomeriggio, arriva la notizia che Freddie ha, finalmente, trovato lavoro come collaudatore di aerei: dovrà, però, trasferirsi in South Carolina. Alla fine della giornata, grazie all’intercessione di Mr. Miller (un inquilino del palazzo, ex dottore, radiato dall’albo per ragioni sconosciute) Hester, per continuare a vivere, sarà costretta a prendere una decisione particolarmente difficile.

Questi due reietti, emarginati dalla società per il loro eccesivo “amare”, si scopriranno legati da una curiosa e commovente solidarietà. (trama da teatrodellapergola.com)

In scena Hester Collyer, una Luisa Ranieri di statuaria bellezza, totalmente a proprio agio nei panni di un’elegante signora schiacciata dal peso di un matrimonio fallito e un amore passionale ormai sfiorito.
Se la star del cast è sicuramente lei, bisogna assolutamente sottolineare come il testo distribuisca parti e ruoli assolutamente equilibrati a tutti gli altri personaggi che si elevano per sfumature e incisività degli interventi alla stregua di assoluti e nobilissimi co-protagonisti.
E, per fortuna, l’ottima scelta degli attori, tutti di solidissima formazione e capacità – se Giovanni Anzaldo tratteggia con enfasi (a tratti forse eccessiva) il giovane compagno, sottolineo la grande classe del vicino Flavio Furno e l’intensità del dottore di Aldo Ottobrino – rende ogni personaggio in scena tridimensionale e con una propria, riconoscibilissima, personalità.
Rattigan usa la penna con grande mestiere, cucendo tutta la narrazione in una trama fitta di emozioni e di chiusure drammatiche puntuali, sia all’interno dello stesso nucleo che nei punti di raccordo della vicenda, tenendo sempre alta la tensione e l’attenzione. Lo fa anche per mezzo di dialoghi serrati e che non hanno nulla di artificioso.

Bella la scenografia di Carmelo Giammello che rappresenta un interno di appartamento nelle sue linee essenziali, ma meritano una citazione soprattutto i costumi di Chiara Ferrantini perfettamente aderenti e, non va dimenticata la capacità dello Zingaretti regista di riuscire a dare respiro ad una storia potenzialmente claustrofobica dosando perfettamente pause e accelerazioni e colorando le varie caratterizzazioni portandole con sicurezza all’essenza del loro nucleo vitale.

THE DEEP BLUE SEA

di Terence Rattigan
con Luisa Ranieri
e (in o. a.) Maddalena Amorini, Giovanni Anzaldo, Alessia Giuliani, Flavio Furno, Aldo Ottobrino, Luciano Scarpa, Giovanni Serratore

scene Carmelo Giammello

costumi Chiara Ferrantini

luci Pietro Sperduti
musiche Manù Bandettini
regia Luca Zingaretti

Durata: 100 minuti, atto unico

PRODUZIONE:


ZOCOTOCO SRL – TEATRO DI ROMA / TEATRO NAZIONALE – FONDAZIONE TEATRO DELLA TOSCANA