Il genere horror, tanto nel cinema quanto in ambito letterario, ha affrontato tutte o quasi le possibili soluzioni narrative consentite dalla sua stessa natura. The Bride, terzo film del giovane cineasta russo Podgaevskiy, non fa alcuna eccezione, e anzi non dimentica i più classici cliché dell’horror, fin dall’epoca della tradizione gotica.
Nella Russia del XIX secolo, il matrimonio non era soltanto l’unione tra due innamorati. In particolare, la futura sposa, nei giorni precedenti al rito, si ritrovava in una sorta di limbo tra il nubilato e l’unione sacra, cosa che, in qualche modo, permetteva agli spiriti maligni di possederla. Per evitare che ciò accadesse, la sposa era sottoposta a una serie di noiose attività che rendevano il matrimonio molto simile a un funerale.
Sempre nella Russia ottocentesca, secondo il medico Josif Hammel, la fotografia era in grado di catturare l’anima dei cari estinti, immortalati con gli occhi dipinti sulle palpebre. Uno stratagemma bizzarro che permetteva, in qualche modo, di ingannare la morte.
È con queste premesse che inizia The Bride, film horror indipendente che indaga sulla natura delle tradizioni russe ottocentesche. In The Bride, la giovane Natsya si reca presso la casa della famiglia del suo futuro sposo Ivan. La residenza ha qualcosa di inquietante e Natsya non manca di accorgersene subito. È come se i parenti di Ivan volessero usarla per attuare un rito antico, introdotto nella famiglia da Victor, bisnonno di Ivan, il quale, alla morte di Olga, la sua adorata sposa, aveva adottato il corpo di una giovane donna della gleba in cui far trasmigrare l’anima della defunta. Per questo era stato necessario seppellire viva la donna nella stessa tomba che custodiva le spoglie di Olga e porle al dito l’anello che Victor aveva regalato a Olga per il loro fidanzamento.
Ora, però, quel corpo è sul punto di deperire. Serve una nuova donna da sacrificare, in modo tale che l’anima di Olga possa sconfiggere la morte per la seconda volta. La condizione essenziale è che la donna sia pura; e Natsya risponde a tutti i requisiti per il compimento del rito.
In qualità di prescelta, Natsya acquisisce la facoltà di vedere in modo nitido il passato e di scoprire che cosa era accaduto a Victor al momento del risveglio di Olga nel suo nuovo corpo, in una sorta di viaggio nel tempo attraverso un sogno nitido.
Nella seconda parte, Podgaevskiy sottolinea l’aspetto più dark della vicenda, adottando una fotografia molto cupa e girando perlopiù in notturna. L’abbondanza del nero non fa che creare un claustrofobico senso di angoscia, incrementato ancora di più al momento del seppellimento di Natsya in compagnia della defunta Olga.
«L’esperienza orrorifica peggiore» ha detto Victoria Agalakova, protagonista di The Bride, «è stata rimanere con gli stessi abiti leggeri, per più giorni, con una temperatura esterna di 5 gradi e un vento che tagliava come una lama di rasoio!»
Dopo un fondamentale prologo introduttivo, il salto nel tempo porta all’imminente matrimonio tra Ivan e Natsya e al loro trasferimento presso la famiglia di lui. Il ritmo del film si mantiene piuttosto lento nella prima parte, mentre punta a far crescere l’aspetto orrorifico più stretto nel finale. Questa tecnica ricorda, in parte, Rosemary’s Baby di Polanski, laddove il non detto/non visto risultava quanto mai efficace per suscitare angoscia tanto nella protagonista quanto nello spettatore. In The Bride, invece, l’aspetto visivo, fondamentale per tutta la seconda parte, risulta meno idoneo, con il risultato di creare un déja-vu abbastanza deludente, in particolar modo se si pensa al make-up della “madre”, simile a quello usato nell’Esorcista.
Previsto un remake in ottobre, sceneggiato da Chad e Carey Hayes, già autori di The Conjuring e The Conjuring 2.
THE BRIDE
GENERE: HORROR
FORMATO: Blu-Ray, DVD
DATA D’USCITA: 12/07/2018
Una moderna ragazza di città, Nastya, è follemente innamorata di Ivan. Manca solo il matrimonio per coronare la loro fiaba d’amore. La famiglia di Nastya è però molto legata alle tradizioni e alle abitudini della Russia imperiale del XIX secolo. Per il suo Ivan, Nastya è però pronta a sottoporsi anche a una misteriosa cerimonia che risale ai secoli più bui della storia del cristianesimo, non sospettando quali ragioni (e conseguenze) si celino dietro il rito.
· Terrificante storia ispirata a macabre tradizioni russe del XIX secolo
· Limited Edition Midnight Factory con Booklet