La collana Midnight Factory dedicata ai migliori prodotti del panorama horror internazionale si arricchisce di una nuova gemma finora inedita in Italia: è Starry Eyes, film del 2014 diretto da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer con protagonista una bravissima Alex Essoe. Una perla rosso sangue che la Koch Media edita a luglio in dvd e blu-ray in edizione limitata con booklet allegato, i cui testi sono a cura di Davide Pulici e Manlio Gomarasca di Nocturno.
IL FILM
Starry Eyes sembra apparentemente percorrere sentieri battuti legati al body horror da un lato, e dall’altro alla descrizione del mondo del cinema come un luogo spietato che sfrutta in maniera parassitaria e vampiresca giovani aspiranti star, in spregio a qualsivoglia sentimento umano. Invero ad uno sguardo più approfondito la protagonista Sarah non appare completamente una vittima, non del tutto almeno, rendendola una figura più complessa e problematica: cosa si è disposti a fare pur di ottenere il sospirato successo, e ad abbandonare una precedente vita di precarietà ed aspirazioni fallite? Interrogativi che si riflettono in un film che sembra perfettamente attinente all’epoca imperante del #metoo, ed invece è stato girato in epoca non sospetta, dimostrando l’universalità della questione, che si propone in maniera assai meno manichea e più ambigua di come viene venduta dai media sulla scia degli scandali attuali.
E allora Starry Eyes si inserisce in quell’interessante filone del genere che esplora un punto di vista al femminile, con una predilezione per la dimensione corporea: da Excision ad Excess Flesh, da Raw al capodopera di Refn The Neon Demon, l’horror degli anni Dieci sembra prestare particolare attenzione al corpo femminile, alle sue trasformazioni e alle pressioni che subisce all’interno di una società ancora fortemente dominata da una politica del desiderio prettamente maschile. Il film dei due registi statunitensi si può dividere in due parti, una prima in cui viene esplorata la mutazione psicologica della protagonista, che sfocia in una sanguinolenta seconda parte dove tale mutazione infetta il corpo: la metafora del “cambiare vita” per diventare una star si fa letterale, ma con risvolti non del tutto scontati, conducendo a un finale che può lasciare interdetti, ma certo non si dimentica.
IL DVD E BLU-RAY
Come sempre quando si parla di Midnight Factory ci troviamo davanti a un’ottima edizione, con tutti i parametri giusti sotto il profilo del formato video in 2.35:1 e del canale audio, in italiano e inglese Dolby Digital 5.1. Ricco anche il comparto degli extra che comprende galleria fotografica, scene tagliate, il provino della protagonista Alex Essoe, trailer e una featurette sulla musica del film.