“Sirene tra i fari”: la mostra di Luciano Ferrara svela l’anima dei femminielli napoletani

A Palazzo Carafa, un viaggio fotografico tra storia, cultura e identità.

Napoli, 21 ottobre 2024 – Palazzo Carafa ha aperto le sue porte ad un pubblico curioso e attento, desideroso di immergersi nel mondo dei femminielli attraverso gli scatti intensi e autentici di Luciano Ferrara. La mostra “Sirene tra i fari“, inaugurata lo scorso 27 settembre, ha offerto un’esperienza ancora più coinvolgente grazie alla visita guidata condotta dalla fotografa Lidia Musso.

Musso, con la sua passione e competenza, ha introdotto i visitatori al tema della fotografia street, documentaria e di reportage, sottolineando come lo sguardo del fotografo sia fondamentale per raccontare la realtà. 

Ha tracciato un parallelo tra il lavoro di Ferrara e quello di grandi fotografe come Letizia Battaglia e Lisetta Carmi, che hanno dedicato la loro carriera a rappresentare l’identità femminile nelle sue diverse sfaccettature. Un filo conduttore, quello dell’identità, che lega queste esperienze artistiche e che sarà ulteriormente approfondito nel laboratorio “Identità di genere” che si terrà a Napoli domenica 3 novembre presso la casa studio di Lidia Musso.

La mostra, allestita nel suggestivo Salone delle Feste di Palazzo Carafa, presenta una selezione di scatti in bianco e nero realizzati da Luciano Ferrara tra la fine degli anni ’70 e il 2000. Immagini che ritraggono i femminielli napoletani nella loro quotidianità, tra momenti di festa, rituali religiosi e scene di vita domestica. Uno sguardo intimo e rispettoso, che coglie la complessità e la ricchezza di questo mondo, tra tradizione, marginalità e rivendicazione identitaria.

Gli scatti dedicati a documentare il fenomeno dei femminielli costituiscono una parte cospicua dell’archivio di Ferrara: oltre millecento scatti. Una selezione tra questi scatti, circa trenta Immagini, costituisce il corpus della mostra organizzata dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania – che ha acquisito e sta catalogando l’intero Archivio Ferrara. Stampe vintage, in bianco e nero, alla gelatina ai sali d’argento su carta baritata matta, una piccola parte di quelle scattate da Ferrara in oltre vent’anni di ricerca sui femminielli di Napoli – in dialogo con le sculture dell’artista napoletano Pasquale Manzo.

Il primo nucleo si compone di scatti della Collezione Rita e Riccardo Marone, pubblicati nella serie Quaderni di fotografia (Nomos Edizioni) voluti da Marone: il volume I femminielli nelle fotografie di Luciano Ferrara presentato il 25 ottobre al finissage della mostra. Al termine del percorso espositivo, i visitatori hanno avuto il piacere di incontrare Luciano Ferrara in persona. 

Il fotografo, con la sua consueta generosità di sé , ha introdotto la mostra con un breve filmato da lui realizzato, ripercorrendo la sua lunga carriera e il suo impegno nel documentare la realtà sociale napoletana dei femminielli. Ferrara ha ripercorso la sua carriera, parlando del suo impegno sociale e del suo uso della fotografia come strumento di documentazione e indagine della realtà napoletana. “Un occhio partecipe e attivo, immerso nella realtà”, così il fotografo descrive il suo approccio, sottolineando l’importanza di uno studio attento e di un’esperienza diretta dei fenomeni sociali.

La ricerca pluridecennale di Ferrara si è nutrita di riferimenti letterari e antropologici. In primis, Il segno di Virgilio, storia del soggiorno napoletano di Virgilio a cura di Roberto De Simone, in cui il fotografo incappò all’inizio del progetto: «Virgilio, che viveva tra piazza Sforza e Sedil Capuano, già parlava degli “effemminati”. Li ho ritrovati poi nelle opere di Patroni Griffi, Enzo Moscato, Dominique Fernandez, Pino Simonelli: non si tratta solo di prostituzione, c’è questa cornice intorno, un passaggio culturale fondamentale».

“Sirene tra i fari” si conferma una mostra di grande valore artistico e sociale, un invito a riflettere sul tema dell’identità di genere e della diversità culturale, in una città come Napoli che da sempre si distingue per la sua capacità di accogliere e valorizzare le differenze.

Per maggiori informazioni sul volume “I femminielli nelle fotografie di Luciano Ferrara” con un testo di Giovanni Fiorentino, basta visitare il sito della Nomos Edizioni.