Oscar 2018: i pronostici finali – seconda parte

Concludiamo lo speciale previsioni degli Oscar 2018, che saranno assegnati il 4 marzo al Kodak Theatre di Los Angeles.

Oscar 2018: I migliori film

Facile prevedere come a trionfare nella categoria animazione sarà Coco, ultimo successo Disney Pixar firmato dai registi Lee Unkrich e Adrian Molina che ha già incassato 740 milioni di dollari nel mondo e portato a casa – tra gli altri premi – Golden Globe, Basta e ben 11 riconoscimenti agli Annie Award assegnati all’industria dell’animazione.

Più indecifrabile decretare un sicuro trionfatore nella categoria del miglior film straniero, che regala con maggior frequenza verdetti inattesi.

La cinquina in lizza è di altissimo profilo, il meglio dei principali festival europei dell’anno scorso:

– il film vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2017, il delicato Corpo e anima di Ildikó Enyedi

Una donna fantastica del cileno Sebastián Lelio, migliore sceneggiatura al Festival di Berlino 2017

– il film vincitore della Palma d’Oro a Cannes 2017 The Square di Ruben Östlund

– Il russo Loveless di Andrey Zvyagintsev, premio della Giuria a Cannes 2017

L’insulto di Ziad Doueiri che alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia ha conquistato la Coppa Volpi per il suo interprete Kamel El Basha

Oltre la notte (In the Fade) di Fatih Akin – premio a Cannes per la protagonista Diane Kruger – non partecipa ai giochi, ma paradossalmente è il titolo che aveva agganciato Golden Globe e Critics’ Choice Award. I Bafta hanno optato per Handmaiden di Park Chan Wook. I bookmaker indicano come favorito Una donna fantastica, che ha vinto anche uno Spirit Award (i premi dell’industria del cinema indipendente), anche per la tematica progressista del film: una trans (la rivelazione Daniela Vega) che deve affrontare l’odio transfobico dei parenti del suo compagno prematuramente deceduto. D’altro canto, il libanese Ziad Doueiri, già assistente alla regia per Quentin Tarantino, non è uno  sconosciuto in America.
L’insulto è un film avvincente che non disdegna le formule del legal drama per raccontare come uno screzio privato tra il libanese cristiano Tony e il rifugiato palestinese Yasser possa sfociare in un caso di Stato, capace di mettere a nudo ferite sociali e politiche  mai rimarginate.

A farne le spese potrebbe essere un film ironicamente provocatorio come The Square di Ruben Östlund, che però annovera nel cast l’eroina di The Handmaid’s Tale Elisabeth Moss e un nome conosciuto come Domenic West.

Miglior film d’animazione: Coco

Miglior film straniero: L’insulto o Una donna fantastica

Corsa a due? O a tre?

Oscar 2018 pronostici finali Scappa Get Out vincitore di due Spirit Award

Ci avviciniamo alla categoria principale, partendo dalle sceneggiature. Tenendo le dita incrociate per l’unico film parzialmente italiano in gara (sappiano che è una co-produzione internazionale), Chiamami col tuo nome è il favorito d’obbligo nella categoria della migliore sceneggiatura non originale.
L’ottantanovenne  James Ivory, unico autore accreditato per l’adattamento dell’omonimo romanzo di André Aciman nonostante il rilevante contributo del regista Luca Guadagnino e del montatore Walter Fasano, dovrebbe portarsi a casa la statuetta, dopo aver ottenuto Critics’ Choice Award, Bafta e il Wga Awards, riconoscimento del sindacato sceneggiatori. Per il regista nato in California sarebbe il primo Oscar, dopo le nomination andate a vuoto per la regia di Camera con vista, Casa Howard e Quel che resta del giorno.

La sceneggiatura originale è uno snodo importante verso il miglior film, soprattutto perché in lizza ci sono i principali contendenti: Tre manifesti a Ebbing Missouri di Martin McDonagh, La forma dell’acqua di Guillermo del Toro, Lady Bird di Greta Gerwig e Scappa – Get Out di Jordan Peele.

Premiare lo script di Greta Gerwig sarebbe un modo per dare risalto alla prima effettiva regia dell’attrice di Frances Ha, Lady Bird è un titolo che ha raccolto un incredibile consenso da parte della critica e in parte anche dal pubblico.

Martin McDonagh resta però il favorito dopo i successi ai Golden Globe e ai Bafta; con la statuetta della sceneggiatura, Tre manifesti a Ebbing Missouri potrebbe guardare con maggiore ottimismo al traguardo finale. In ascesa c’è però Jordan Peele, regista e autore della sceneggiatura di una delle sorprese del 2017, Scappa – Get Out. Peele può fregiarsi del Critic’s Choice e soprattutto del riconoscimento del sindacato di categoria (Wga Awards), dove però Tre manifesti a Ebbing Missouri non era eleggibile. Get Out, che ha vinto miglior film e regia agli Indipendent Spirit Award, ha certamente bisogno di un trionfo in questa categoria per portarsi a casa il riconoscimento più ambito.

E La forma dell’acqua?

L’opera di Guillermo del Toro non ha speranze nella categoria della sceneggiatura, ma è il frontrunner in regia. Il cineasta messicano è pronto ad aggiungersi agli “amigos” di una vita Alejandro González Iñárritu e Alfonso Cuarón, che hanno già portato a casa l’Oscar alla regia.
Del Toro ha vinto tutti i precursori, dai Golden Globe ai Bafta, in particolare il prestigioso Dga Award assegnato dalla branca dei registi. La forma dell’acqua potrebbe aver risentito negli ultimi giorni di votazione dell’accusa di plagio in cui sono stati coinvolti il regista messicano, il produttore Daniel Kraus e lo studio Searchlight. L’azione legale è stata avanzata da David Zindel, che sostiene vi siano troppe convergenze tra il film e l’opera Let Me Hear You Whisper scritta dal padre, il drammaturgo Paul Zindel. Del Toro e lo studio hanno rigettato le accuse e affronteranno la causa in tribunale.

Schematizzando:

  • Tre manifesti a Ebbing Missouri può contare sul Golden Globe, il Bafta (che però non ci ha visto giusto negli ultimi anni nella categoria Best Picture) e l’appoggio incondizionato degli attori, che rappresentano la branca più numerosa dell’Academy. Il film ha vinto tre Screen Actor Guild Award, in particolare quello per il miglior cast, che da sempre è un indicatore importante per gli esiti dell’Oscar. Il cast de La forma dell’acqua – ricordiamolo – non era nemmeno nominato. D’altro canto, Martin McDonagh non ha ottenuto la nomination alla regia e molte sono state le polemiche attorno al trattamento del tema del razzismo nel film e all’evoluzione del personaggio interpretato da Sam Rockwell.
  • La forma dell’acqua ha in mano il Dga Award alla regia e anche il Pga Award attribuito dai produttori. Braveheart di Mel Gibson rimane però l’unico film ad aver conquistato l’Oscar per il miglior film senza una nomination del cast ai Sag Award. Infine, quanto avranno pesato le recenti accuse di plagio?
  • Negli ultimi 6 anni, tranne in un solo caso, i vincitori degli Spirit Award hanno coinciso con quelli degli Oscar: Moonlight, Spotlight, 12 Anni schiavo, Birdman e The Artist. Non è, quindi, completamente fuori dai giochi Scappa – Get Out, che per molti addetti ai lavori potrebbe fare il gran colpaccio.

Migliore sceneggiatura non originale: James Ivory per Chiamami col tuo nome

Migliore sceneggiatura originale: Martin McDonagh per Tre manifesti o Jordan Peele per Scappa Get Out

Migliore regia: Guillermo del Toro per La forma dell’acqua

Miglior film: Tre manifesti a Ebbing Missouri

Buona cerimonia degli Oscar 2018!