Nella Hollywood infiammata dagli scandali sessuali e dalla crescente influenza dei movimenti #Metoo e Time’s Up, ci si avvia alla 90esima edizione degli Oscar 2018, in programma il 4 marzo a Los Angeles. Tappa obbligata verso la cerimonia condotta da Jimmy Kimmel, le nomination, che – come al solito – offrono sorprese ed esclusioni.
La Mostra del Cinema di Venezia si conferma anche per gli Oscar 2018 ancora forte precorritrice dell’award season: La forma dell’acqua, Leone d’Oro in carica, fa il pieno con tredici nomination – a un passo da Titanic, Eva contro Eva e La La Land – mentre Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh, premiato al Lido per la migliore sceneggiatura, ne ha ottenute sette. L’insulto di Ziad Doueiri, in concorso, ha conquistato un posto nella cinquina del migliore film straniero. Spazio anche per Victoria & Abdul di Stephen Frears con Judi Dench, presentato fuori concorso a Venezia, nelle categorie del miglior trucco e costumi.
Tra le curiosità: Rachel Morrison è la prima donna candidata al premio per la miglior fotografia per Mudbound di Dee Rees targato Netflix.
Il superbo direttore della fotografia Roger Deakins corre per la 14esima volta: con Blade Runner 2049 sarà la volta buona?
John Williams batte il suo stesso record e ottiene la candidatura numero 51 per la colonna sonora di Star Wars: The Last Jedi.
L’ex cestista statunitense Kobe Bryant aggiunge al palmares sportivo anche una nomination per il miglior cortometraggio animato, Dear Basketball.
Diamo un’occhiata alle categorie principali.
Miglior film
Chiamami col tuo nome
Dunkirk
Scappa – Get Out
Il filo nascosto
Lady Bird
La forma dell’acqua
L’ora più buia
The Post
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Onore innanzitutto a Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino che fa sua la nomination come produttore per il miglior film, insieme a Peter Spears, Emilie Georges e Marco Morabito. A distanza di due decenni da La Vita è Bella di Benigni, dà soddisfazione vedere su un palcoscenico del genere un film che, sebbene in co-produzione, batte bandiera italiana. Amato dalla critica, l’adattamento del romanzo di André Aciman dopo la presentazione al Sundance dello scorso anno ha fatto il giro dei festival, Berlinale compresa, accrescendo progressivamente i consensi. Costato pochissimo, il film diretto dal regista di A Bigger Splash è in corsa anche per il miglior attore protagonista, la sceneggiatura non originale di James Ivory (in realtà riadattata in larga parte dallo stesso Guadagnino e Fasano) e la migliore canzone Mystery of Love di Sufjan Stevens.
Dunkirk fa la voce grossa con 8 candidature, soprattutto tecniche, ma difficilmente porterà a casa qualcosa di importante; potrebbe avere maggiore fortuna ai Bafta.
Exploit per L’ora più buia di Joe Wright, che conquista 6 nomine oscar e vede come frontrunner il suo interprete principale Gary Oldman. L’ingresso nelle categorie che contano de Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson, rimasto fino ad ora sottotraccia nei premi sia della critica che televisivi, è la grande sorpresa della giornata. Conferme, invece, per Lady Bird di Greta Gerwig e Scappa – Get Out di Jordan Peele, con rispettivamente 5 e 4 candidature, tutte pesanti.
Delude The Post di Spielberg con solo due riconoscimenti, tra cui proprio quello per il miglior film.
Miglior regia
Christopher Nolan, Dunkirk
Greta Gerwig, Lady Bird
Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto
Guillermo del Toro, La forma dell’acqua
Jordan Peele, Scappa – Get Out
Si conferma la cinquina della Directors Guild (sindacato registi) anche agli Oscar 2018 con l’unica importante eccezione di Paul Thomas Anderson che sostituisce Martin McDonagh. Un’esclusione che potrebbe pesare nella corsa al miglior film di Tre manifesti a Ebbing, Missouri.
Come auspicato da molti addetti ai lavori e colleghi, Greta Gerwig è la quinta donna regista a ottenere una nomination all’Oscar dopo la nostra Lina Wertmüller, Jane Campion, Sofia Coppola e Kathryn Bigelow, unica fino ad ora ad aver portato a casa la vittoria. Jordan Peele è il quinto regista di colore a entrare in nomination: raggiunge John Singleton, Lee Daniels, Steve McQueen e Barry Jenkins.
Fa piacere vedere finalmente riconosciuti i meriti di Christopher Nolan regista. Guillermo del Toro resta al momento favorito, vedremo se continuerà la tradizione positiva dei registi messicani dopo i trionfi di Cuaron e Inarritu.
Miglior attore protagonista
Daniel Day-Lewis, Il filo nascosto
Daniel Kaluuya, Scappa – Get Out
Denzel Washington, Roman J. Israel, Esq.
Gary Oldman, L’ora più buia
Timothée Chalamet, Chiamami col tuo nome
James Franco, accusato di molestie subito dopo la sua vittoria ai Golden Globe, non ha ottenuto la nomination per The Disaster Artist. Al suo posto, la più accomodante – ma un po’ inutile – candidatura a Denzel Washington, che aveva sfiorato la terza statuetta l’anno scorso con Fences. Grande risultato per due attori under 30 quali il bravissimo Timothée Chalamet di Chiamami con il tuo nome, rising star dell’anno, e Daniel Kaluuya (Scappa – Get Out), che tengono fuori dalla cinquina un peso massimo come Tom Hanks.
Miglior attrice protagonista
Frances McDormand, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Margot Robbie, Io, Tonya
Meryl Streep, The Post
Sally Hawkins, La forma dell’acqua
Saoirse Ronan, Lady Bird
Nessuna sorpresa. Meryl Streep ha ottenuto la sua ventunesima nomination, cosa dire di più?
Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer, Tutti i soldi del mondo
Richard Jenkins, La forma dell’acqua
Sam Rockwell, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Willem Dafoe, The Florida Project
Woody Harrelson, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
L’88enne Christopher Plummer, che ha rimpiazzato Kevin Spacey in Tutti i soldi del mondo di Scott conferma di essere uno dei migliori sostituti della storia del cinema. Spiace per i due interpreti non protagonisti del film di Guadagnino: Armie Hammer e Michael Stuhlbarg, presente anche nei film di del Toro e di Spielberg.
Miglior attrice non protagonista
Allison Janney, Io, Tonya
Laurie Metcalf, Lady Bird
Lesley Manville, Il filo nascosto
Mary J. Blige, Mudbound
Octavia Spencer, La forma dell’acqua
Lesley Manville è l’outsider della cinquina, però già menzionata dalle nomination ai Bafta. Octavia Spencer è alla sua seconda candidatura consecutiva dopo quella dell’anno scorso per Il diritto di contare. Escluse Hong Chau di Downsizing di Alexander Payne e Holly Hunter di The Big Sick.
Miglior sceneggiatura originale
Scappa – Get Out
Lady Bird
La forma dell’acqua
The Big Sick
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior sceneggiatura non originale
Chiamami col tuo nome
Logan
Molly’s Game
Mudbound
The Disaster Artist
Miglior film straniero
A Fantastic Woman
Loveless
The Insult
On body and soul
The Square
Cinquina di grande livello. Sorprende l’esclusione di In The Fade di Fatih Akin, apparentemente lanciato dal Golden Globe e dal Critics Choice.
Miglior film d’animazione
Baby Boss
Coco
Loving Vincent
Ferdinand
The Breadwinner
Tutte le nomination per gli Oscar 2018 sono sul sito ufficiale