‘Mbasciat Records Vinyl Lab: il vinile seduce i giovani

La ‘Mbasciat Records Vinyl lab è un laboratorio multimediale di sperimentazione artistica e musicale che fa della riscoperta del vinile la propria mission. Il secondo appuntamento, rigorosamente in maschera, è per venerdì 28 Febbraio alle 19, con la Dj Carola Castaldo.

Nata nel cuore di Napoli, sul decumano inferiore, nello storico Palazzo Venezia ‘Mbasciata Records Vinyl Lab promuove l’ascolto dei dischi per offrire un’occasione di socialità  e cultura.

«Siamo un gruppo di giovani convinti che questo modo di collezionare, trasmettere e selezionare la musica rappresenti oggi un mezzo di condivisione intergenerazionale» dichiara uno dei fondatori, Leonardo Martongelli «Il nostro obiettivo, in collaborazione con l’associazione di promozione culturale Ambasciata, è quello di sviluppare un movimento culturale che faccia del recupero delle sonorità analogiche una vera e propria sfida ideologica, in un tempo in cui l’apprezzamento della musica sembra andare inesorabilmente verso il conteggio degli ascolti e delle views in streaming come unità di misura. È in quest’ottica che abbiamo scelto di ospitare stabilmente lo stand di Vinyl Session, dando la possibilità  ai nostri ospiti di toccare con mano veri e propri pezzi di storia della musica».

Carola Castaldo Dj

I consolle, venerdì 28 febbraio dalle 19 in poi c’è Carola Castaldo, dj vinilica che oscilla tra sonorità minimal\techno e ambient astrale, a dispetto della giovane età (22 anni), ha già collaborato con molte realtà musicali partenopee come Cinesud, Vesuvius Record ed il Duel Beat.

La convinzione dei giovani di ‘Mbasciat records Vinyl Lab. è che il rapporto tra l’ascoltatore ed il disco sia strettamente fisico. Per dirla con le parole di Leonardo: «È tattile nel gesto leggero, ma allo stesso tempo deciso ed esperto, di appoggiare la puntina; estetico-storico per il modo in cui le immagini stampate sul cartone delle copertine hanno segnato e saputo raccontare la storia della musica fino ad oggi. Ci sentiamo artigiani della musica, custodi di una modalità  ben precisa di intendere le opere d’arte nell’era della sua riproducibilità tecnica».