Verso le Strade Feroci:  Piccola Galleria Resistente meets  Mario Eleno

Se pensate che la letteratura debba essere una passeggiata tranquilla nel parco, allora non avete ancora incontrato Mario Eleno. Questo autore, pugile delle parole e titano dell’incoscienza, presenta Verso le strade feroci, un grido d’amore lanciato nelle viscere stesse della realtà.

Eleno non si nasconde dietro metafore pastello o sfumature poetiche dolci; no, lui si getta nelle viscere della notte, tra corpi in collisione perpetua e sorrisi sornioni tra le sigarette tra i denti. Verso le strade feroci (Eretica Edizioni) è una festa decadente, un baccanale urbano dove la poesia e il corpo danzano insieme, trasformando la narrazione in un cinema surreale.

Mario Eleno – Piccola Galleria Resistente – © Ljdia Musso

Venerdì 10 novembre, l’autore ha presentato alcuni componimenti tratti dalla raccolta nella Piccola Galleria Resistente in Vico S. Maria a Lanzati. Un Reading, un concerto, un viaggio attraverso il mondo di Mario Eleno accompagnati dal polistrumentista Pietro Melillo e da Valeria Polly Ferronetti, cantautrice e redattrice di Whipart, che ha moderato la serata e intervistato l’autore.

Mario Eleno e Valeria Ferronetti – Piccola Galleria Resistente – © Ljdia Musso

 

Un’intervista da subito corale e coinvolgente sia per le tematiche trattate sia per l’atmosfera creata da Valeria perfetta padrona di casa e da Antonio Conte, il vero padrone di casa che da tempo apre le porte della sua casa studio ad altri artisti.

Pietro Melillo – Piccola Galleria Resistente – © Ljdia Musso

Mario Eleno durante la serata ha tracciato un cammino attraverso la sua “corte dei miracoli”, vite ai margini protagoniste attraverso le parole del poeta di una performance al neon che celebra la vita notturna, l’infelicità, la sessualità, il sacro. La voce scritta di Eleno è una cascata di neologismi, una sinfonia di parole mai piane e scontate. La narrazione, in prima persona, è un flusso di coscienza che ci trascina nel mondo di Mario, tra libri, musica classica e poesia.

“Provengo dal teatro, e per me, scrivere sulla pagina è come stare in piedi sulla scena, nudo e crudo”

Eleno non si nasconde dietro le quinte; mostra difetti, sporcizia, perversione e dolcezza. È uno spettacolo di nobiltà e bassifondi dello spirito, un atto di esibizionismo letterario.

E così, venerdì scorso, la Piccola Galleria Resistente si è trasformata ancora una volta in un palcoscenico d’arte dove, avvolti e accolti dai colori e le pennellate delle opere di Antonio, si è svolta una performance poetica irripetibile,

Un incontro tra l’arte visiva, letteraria e musicale. Lasciate che questa esperienza unica continui a risuonare nelle vostre menti attraverso il libro di Mario Eleno, un inno alla potenza incendiaria della poesia, un inno che per una notte si è fatto carne, suono e colore.

Biografia
Mario Eleno (all’anagrafe Fedeli) Nasce a Montecelio (Roma) il 30 maggio 1983. È scrittore, attore, regista teatrale e traduttore. Debutta a 17 anni leggendo in scena i Canti di Leopardi. Nel 2009 lavora con il regista Luca Ronconi al Piccolo Teatro Strehler di Milano per l’allestimento del Sogno di una notte di mezz’estate di William Shakespeare. Si diploma nel 2010 alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Nel 2011 fonda La Compagnia degli Innamorati Erranti. Nel 2012 partecipa al Fringe Festival di Edimburgo con la Compagnia Baby Gang di Carolina de la Calle Casanova. Nello stesso anno mette in scena a Milano Il processo di Franz Kafka con le compagnie Sanpapiè e Circolo Bergman. Nel 2013 si diploma alla Scuola di Mimo Corporeo di Napoli.

Nel 2014 partecipa al Fringe Festival di Roma, dove riceve due nomination per il suo spettacolo Orlando Bodlero e vince il Premio Giovane Talento. Arriva in finale al Premio delle Arti Lidia Petroni di Brescia con Della malia del femminile, corto di cui è attore e autore. Dal 2015 traduce e legge pubblicamente le composizioni poetiche di Blaise Cendrars. Nel 2016 scrive e dirige per il Teatro Stabile di Innovazione Galleria Toledo di Napoli Canto d’un poeta che se ne muore, atto teatrale in versi nato dallo studio dell’opera di Carmelo Bene.

Nel 2017 è tra i finalisti del Premio Letterario Nazionale Charles Bukowski. Dal 2018 collabora con le riviste letterarie La Macchina Sognante, L’Ulcera del signor Wilson e sette pagine. Nel 2019 progetta e realizza i reading di Teatro Porto Aperto in spazi artistici alternativi di Napoli, Genova, Roma, Bari, Perugia e produce con l’Università di Siena nell’ambito di Hybris Project la performance Je suis l’autre dedicata a Blaise Cendrars. Nello stesso anno partecipa al 44° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano diretto dal maestro Roland Böer, dove traduce e interpreta Lettere a Vèra di Vladimir Nabokov.

È anche tra gli artisti del 52° Festival delle Nazioni di Città di Castello. Nel 2020 pubblica con Morlacchi Editore di Perugia il suo primo romanzo: Tabaccheria. Il romanzo viene premiato con il 3° posto al Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa Talenti Vesuviani, riceve una Menzione di Merito al Concorso Internazionale di Letteratura Milano Metropoli e al Premio Letterario Internazionale Michelangelo Buonarroti, arriva in finale al Premio Nabokov.

Sempre nel 2020 Mario Eleno risulta di nuovo tra i finalisti del Premio Letterario Nazionale Charles Bukowski e viene confermato dal maestro Roland Böer al 45° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano con Fiammeggianti stelle, concerto di poesia dedicato a Giacomo Leopardi e al compositore russo Aleksandr Nikolaevič Skrjabin.

Nel 2021 viene segnalato dalla Giuria del Concorso Letterario Nazionale sui Diritti Umani “Non è più il tempo di tacere”, è per la terza volta finalista al Premio Letterario Nazionale Charles Bukowski e vince il Premio Letterario De André con il racconto Nella città di Genova. Partecipa inoltre con la ripresa di Fiammeggianti Stelle alla 38^ Stagione Concertistica dell’Associazione Domenico Scarlatti di Napoli.

È stato anche doppiatore, prestando la sua voce al documentario Quando si ruppero gli argini di Spike Lee.

Nel 2022 traduce per Fandango Libri Il mio solo tormento di Rajab Abuhweish, si classifica terzo al Premio Ravenna, riceve il Premio Speciale della Giuria al Concorso Letterario Nazionale Teatro Aurelio di Roma, è finalista al Premio Guido Gozzano e vince il Premio Spoleto Calling. Nel 2023 pubblica con Eretica Edizioni la silloge poetica Verso le strade feroci.

Prende inoltre parte come attore alla serie Netflix Inganno, diretta da Pappi Corsicato. Attualmente collabora con le compagnie teatrali Teatri Uniti di Napoli e Phoebe Zeitgeist di Milano. È Direttore Artistico del Teatro Chisciotte di Montecelio Mario.