Martedì 4 luglio, Alessandro Testa ha presentato il suo ultimo lavoro, L’ora mortale, presso la libreria Ubik di Napoli, situata nel cuore del centro storico di Napoli che continua a offrire al suo pubblico un calendario fitto di eventi culturali interessanti e l’opportunità di interagire con autori contemporanei.



La trama del nuovo romanzo di Testa, ambientato proprio a Napoli, si sviluppa intorno al ritrovamento di un uomo brutalmente assassinato nel vano dell’orologio di Sant’Eligio, una delle numerose chiese e monumenti che caratterizzano la città partenopea.
Napoli, con la sua storia ricca di contraddizioni e contrasti, si rivela un contesto ideale per questo tipo di narrazione.
Durante il dibattito che ha seguito la presentazione del libro, Alessandro Testa ha condiviso la sua passione per la poesia argentina e la cultura del paese sudamericano in generale.
È interessante notare come l’autore non si limiti a una sola fonte di ispirazione per i suoi gialli, ma attinga da varie influenze letterarie.
Nato a Salerno e cresciuto a Napoli, Testa si è laureato in medicina specializzandosi in cardiochirurgia. Ha vissuto e lavorato in diverse città italiane ed estere, accumulando esperienze che, inevitabilmente, hanno contribuito a plasmare il suo stile narrativo.
Ha iniziato a scrivere intorno al 2000, e nel corso degli anni ha prodotto una cinquantina di racconti per il forum Leggendo Scrivendo. Ha pubblicato cinque romanzi, tra cui Morti e sepolti, che nel 2015 si è classificato come finalista del Premio Alberto Tedeschi per il miglior romanzo giallo italiano ed ha raggiunto il primo posto nella categoria gialli di Amazon per oltre un mese.



Nello stesso anno, il romanzo ha ricevuto una menzione d’onore al premio Internazionale Amarganta, confermando l’abilità di Alessandro Testa nel creare trame coinvolgenti e appassionanti. Altre opere dell’autore includono Harara (2016), un racconto di fantascienza, e La donna dei sigari (2018), un thriller storico che ha conquistato sia il pubblico che la critica.
In una intervista Alessandro Testa ha svelato l’essenza della sua dedizione alla scrittura: per lui, scrivere rappresenta un’insopprimibile esigenza di comunicare ciò che prende forma all’interno di noi e trasmetterlo attraverso le parole scritte.
La scrittura è uno strumento che permette di mostrare aspetti di noi stessi che spesso rimangono invisibili. Testa sottolinea anche l’importanza di lavorare costantemente con umiltà sulle proprie capacità di scrittura, raffinandole e ampliandole come si farebbe con qualsiasi mestiere.
La scrittura, infine rappresenta per lui un processo infinito di evoluzione personale.
Con L’ora mortale, Alessandro Testa continua a esplorare il genere noir e a regalare ai lettori storie avvincenti. La sua capacità di catturare l’attenzione del pubblico e di creare trame intricate e coinvolgenti si conferma, rendendolo uno degli autori italiani più apprezzati nel panorama letterario contemporaneo.