Classe 1983, Greta Gerwig, attrice, sceneggiatrice e ora anche regista con il suo primo film Lady Bird, in cui partendo dalla propria autobiografia riesce a dare forma a un romanzo di formazione che strizza l’occhio al genere coming of age indie al femminile ma che allo stesso tempo, si conferma come un’opera generazionale universale, capace di comunicare al di là delle barriere culturali.
Per chi sogna in grande e ha una personalità fuori dal comune, nascere e crescere in provincia potrebbe essere il peggiore dei castighi divini. Così la pensa la giovane Lady Bird (Saoirse Ronan), che addirittura rifiuta il suo nome, Christine, e si auto ribattezza. Costretta dal fato a essere di Sacramento, il “Midwest della California”, si sente soffocare: dalla famiglia, dalla scuola cattolica che frequenta, dai suoi stessi coetanei. Quando all’orizzonte sembra presentarsi la salvezza, il college, ecco che le prime nubi portatrici di tempesta si avvicinano. Lady Bird sogna New York, il fermento culturale, la grande città con tutto quello che comporta. Purtroppo a frenare l’entusiasmo della giovane c’è sempre presente il realismo della madre con i suoi conti: i soldi per le università dell’East Coast non bastano.
Intanto la vita continua, la lotta per affermare le proprie aspirazioni è sempre al centro dei pensieri di Lady Bird. Tra una lezione di teatro, i primi approcci con l’altro sesso e il tentativo di alzarsi nella scala sociale con bugie sulle proprie origini e nuove discutibili amicizie, la giovane protagonista risulta allo spettatore sempre più ingrata, egoista, antipatica e ingiusta apparendo come la ragazzina cresciuta in una famiglia che si fa in quattro per darle quello che ritiene migliore per lei, ma che lei non ritiene all’altezza delle sue possibilità. Gli scontri con la madre (una fantastica Laurie Metcalf) e la complicità con il padre, fanno capolino tra le scene di vita adolescenziale regalando al racconto una sorta di credibilità in cui tanti si saranno riconosciuti ricordando quel periodo.
Convinti che i propri sogni abbiano la precedenza su tutto, gli adolescenti vedono il mondo come una serie di ostacoli da superare e cercano nuovi alleati nella sua conquista, a volte tra le persone sbagliate. Questa faticosa e dolorosa lotta per diventare adulti è ancora più sentita in un paese come gli Stati Uniti – non a caso patria del teen movie – dove l’esperienza del college rappresenta un distacco non solo fisico dalla famiglia d’origine ma un vero e proprio sparti acque che segna il passaggio all’età adulta e l’addio definitivo alla fanciullezza.
Il riscatto della giovane protagonista arriva proprio quando torna ad essere quella che è sempre stata, Christine, e non più Lady Bird, quando compie il primo vero passo verso la maturità che la sorprende smarrita e confusa, emozioni che di certo non erano quelle previste. Seguire le proprie passioni, e incontrare le proprie delusioni, può portare così a una paradossale riconciliazione con la propria identità rifiutata, con quelle radici che si ignorava di amare. Anche Sacramento non sembra più così terribile e come la protagonista ha la sua redenzione.
Molto più di un semplice racconto di formazione al femminile, Lady Bird rappresenta un’opera generazionale che vede nel cast le giovani promesse della recitazione come la bravissima Saoirse Ronan, che si è appena aggiudicata il Golden Globe come miglior attrice, e il magnetico Timothée Chalamet, già protagonista dell’acclamatissimo Chiamami col tuo nome.
La notte più magica dell’anno è ormai alle porte, scopriremo così quante statuette sulle cinque nomination totali riuscirà a portarsi a casa questa commedia brillante e raffinata. Ricordiamo che quest’anno Greta Gerwing è l’unica donna in lizza per la migliore regia, diventando la quinta donna nominata in questa categoria nella storia degli Oscar.
LADY BIRD
REGIA: Greta Gerwig
CAST: Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts, Lucas Hedges, Odeya Rush, Timothée Chalamet, Kathryn Newton, Jake McDorman, Lois Smith, Laura Marano
SCENEGGIATURA: Greta Gerwig
FOTOGRAFIA: Sam Levy
MONTAGGIO: Nick Houy
MUSICHE: Jon Brion
SCENOGRAFIA: Chris Jones
COSTUMI: April Napier
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
GENERE: Commedia, Drammatico
PAESE: USA
ANNO: 2017
DURATA: 94 Min
DATA USCITA: 1 marzo 2018