“La Merda” di Cristian Ceresoli e Silvia Gallerano

Teatro Verdi, Gorizia – Non possiamo considerare questo spettacolo solo dell’autore che lo ha partorito, Cristian Ceresoli, senza considerare l’apporto determinante, in fase creativa, della sua musa e interprete principale, Silvia Gallerano.

Del resto, loro stessi hanno dichiarato che La Merda è il frutto di una sinergia artistica in cui la scrittura si è costantemente misurata con le possibilità e le capacità attoriali dell’interprete, quindi anche regista di se stessa.

E la Gallerano ripaga la fiducia con una prova magistrale: nuda sul palco – per un’ora sopra un essenziale sgabello in mezzo al palco con le quinte a vista – (s)offre un’esperienza teatrale viscerale, avvinghiata solamente ad un microfono e al suo filo e avviluppata alle contrazioni di un corpo elastico, nervoso, reso fragile dallo squilibrio dello stato emotivo di un personaggio che è evidentemente figlio della nostra epoca (il monologo è del 2012, ma rimane modernissimo e ancorato ad una realtà forse immobile, immutabile, se non peggiorata), fagocitato da logiche consumistiche e da opprimenti pesi morali imposti da una società interessata unicamente all’apparenza, disposta ad includere solo modelli convenzionalmente vincenti.

L’attrice usa una mimica violenta che ne trasfigura i caratteri e ci serve una fragilità che, pian piano, in un virulento flusso di coscienza colmo di dichiarazioni e confessioni personali (desiderio del dimagrimento, esperienze sessuali, rapporto con gli altri, voglia di fama …), si trasforma obbligatoriamente in esplosioni di rabbia incontrollata, urlata, affilata.
Il lavoro sui caratteri psicologici è condotto, completato, impreziosito sicuramente anche dall’attenzione all’aspetto vocale che modula i vari momenti, le varie stanze psicologiche, con un puntiglioso e prezioso impegno su timbri e tempi espositivi perfettamente sposati alle parole, ora dolci ora feroci, di Ceresoli.

Un testo diviso in tre quadri indigesto, impetuoso che non si risparmia momenti, sia verbali sia rappresentativi, sgradevoli, ma assolutamente veri, necessariamente sporchi come la realtà in cui questa ragazza è costretta a nuotare per sopravvivere.

Oravittima, ora carnefice, in un comune cortocircuito nel quale le ammaccature possono essere l’inizio di un cambiamento consapevole oppure quello di una miserevole fine.

 

LA MERDA
di Cristian Ceresoli
con Silvia Gallerano
produzione Frida Kahlo Productions
con Richard Jordan Productions
in collaborazione con Summerhall (Edinburgh) e Teatro Valle Occupato (Roma)
durata: 60 min. atto unico