Facebook e Twitter ne sono pieni e spesso anche a sproposito. Stiamo parlando degli aforismi, frasi più o meno brevi in grado di descrivere con precisione una situazione, un’emozione o una persona. Purtroppo, però, non sempre chi decide di citare lo fa con cognizione di causa e, nella migliore delle ipotesi, attribuisce le parole ad autori sbagliati, mentre, nella peggiore, sbaglia anche la citazione. Inoltre sembra ormai consuetudine prendere in prestito aforismi senza nemmeno degnarsi di conoscere chi sia l’autore, quale la sua professione, la sua vita, le sue opere e, soprattutto, il contesto nel quale quell’aforisma è nato.
Per fortuna la sempre attenta casa editrice Odoya viene in soccorso a tutti con il nuovo libro di Marco Ongaro, Guida ai grandi aforisti, un’opera davvero molto ricca e gustosa che racconta la vita e le opere di 22 autori noti (e spesso saccheggiati) per i loro aforismi. Come scrive l’autore, “l’aforisma è una verità enunciata con la forza della brevità” e all’interno del libro se ne possono trovare davvero molte, ben selezionate, ma soprattutto rispettosamente collocate nel loro giusto contesto. Ongaro, vincitore del Premio Tenco per la Migliore Opera Prima nel 1987 e autore di numerosi testi di poesie e racconti, testi teatrali e libretti d’opera, ha la capacità di inserire le frasi di Woody Allen, Roland Barthes, Charles Baudelaire, Friedrich Nietzsche, Carl Gustav Jung, Karl Kraus, Marcello Marchesi, Françoise Sagan, Kurt Vonnegut, Virginia Woolf e molti altri all’interno dei loro percorsi biografici, sottolineandone con precisione i collegamenti con le loro opere.
Il risultato è un perfetto bilanciamento tra aforismi e biografie che permette di apprezzare maggiormente il senso della citazione e, perché no, di approfondire la propria conoscenza. Sarebbero molti gli esempi da citare, ma forse basterebbe ricordare uno degli autori più citati in Italia, Ennio Flaiano. Scrittore, sceneggiatore, giornalista, umorista, critico teatrale e cinematografico, Flaiano è stata una delle figure più importanti della storia culturale italiana. Un vulcano di idee che ha lasciato ai posteri una mole di aforismi impressionante, alcuni assolutamente geniali nel catturare il momento e racchiuderlo in poche e taglienti parole perfettamente inanellate. Le sue massime sono passate alla storia, non solo per l’ironia, ma anche perché, rileggendole oggi, si sono (purtroppo) rivelate estremamente profetiche. Basta citare la frase, scritta nell’inverno del Settata: «Fra 30 anni l’Italia sarà non come l’avranno fatta i governi, ma come l’avrà fatta la televisione».
Con Guida ai grandi aforisti, Marco Ongaro ha scritto un’opera assolutamente indispensabile: citare è un’arte e va fata con attenzione. Conoscere i contesti entro i quali sono nati determinati aforismi e apprezzarne la sfumature grazie ad alcune nozioni biografiche e bibliografiche dell’autore sono elementi essenziali per saper maneggiare bene e con cura gli aforismi. Un’arte, appunto, che grazie all’opera di Ongaro ora può risultare molto più semplice.