Gatta Cenerentola – L’animazione made in Italy fa centro

Successo alla presentazione veneziana del film di animazione Gatta Cenerentola: sarà successo anche al box office?

Una ragazza sta per compiere 18 anni, ha un vestito da sposa e una pistola in mano: si chiama Cenerentola. Sì, avete proprio capito bene, la stessa protagonista della fiaba dei Grimm diventata celeberrima nella versione Disney, ma questa nuova trasposizione animata chiamata Gatta Cenerentola e firmata dalla factory tutta napoletana Mad Entertainment guarda alla fiaba originaria di Giambattista Basile, con un occhio anche all’immortale e inarrivabile opera che ne trasse Roberto De Simone: dopo la calorosa accoglienza ricevuta alla sezione Orizzonti della Mostra di Venezia 2017, giunge ora nelle sale cinematografiche sfidando i colossi dell’animazione americana, sperando di trovare un suo pubblico, altrettanto appassionato di quello della vetrina lagunare.

Il film firmato da Alessandro Rak (suo il precedente L’arte della felicità vincitore dell’EFA qualche anno fa) insieme a Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone, quest’ultimo anche vocalist del gruppo rock Foja, è decisamente più adulto e dark della Cenerentola disneyana, si divincola arditamente tra droga, accenni alla prostituzione e una visione cupa della città di Napoli, eternamente ritratta sotto un cielo oscurato da una pioggia di cenere, in uno stile a metà tra sceneggiata pulp e fiaba (un pizzico) cyberpunk. L’intera storia si svolge su una nave chiamata Megaride, e non mancano la matrigna, le sorellastre cattive (con variante che non sveliamo) e le celeberrime scarpette di cristallo, ma tutti gli elementi sono riletti e rivitalizzati dal ritmo sincopato del montaggio, dalle trasfigurazioni animate di attori che hanno prestato voce e fattezze ai personaggi – citiamo tra gli altri Massimiliano Gallo, Alessandro Gassman e Maria Pia Calzone, ma ci sono anche molti attori della scuola recitativa partenopea in piccoli ruoli – e dalle canzoni che ben descrivono caratteri e stati d’animo senza appesantire la visione.

Inevitabilmente questa Gatta Cenerentola diventa anche un racconto della città, odiata e amata, tra tentazioni di fuga e sognatori che non si arrendono, una contraddizione che è insita nel popolo napoletano ma che sa parlare al mondo, come dimostrano gli elogi della stampa straniera dopo la proiezione del film a Venezia. Insomma questa gatta graffia e fa le fusa, ci ammalia con la bontà del suo apparato tecnico, assolutamente degno di stare nel panorama dell’animazione d’autore senza timori reverenziali e gap con altre cinematografie ben più solide e avviate, ma lascia dentro a fine visione anche qualche considerazione non banale sui tempi in cui viviamo, sulle speranze e la rassegnazione, la voglia di riscatto e il bisogno di ritrovare le tracce del nostro passato, affinché non diventi un “ologramma sbiadito”. E si passa volentieri sopra su qualche passaggio narrativo che avrebbe meritato maggiori approfondimenti – i traffici di droga del villaindetto O’re ad esempio – e un finale forse troppo brusco: ma chi avrebbe pensato fino a soltanto pochi anni fa che la nostra cinematografia sarebbe stata in grado di dare vita a un polo di animazione in grado di sfornare prodotti di questo livello? Se ne sono accorti persino gli inviati di Variety, ed è ora che se ne accorga anche il pubblico italiano, sempre troppo distratto o diffidente quando si tratta di cinema italiano innovativo, coraggioso e di genere. Noi tifiamo scopertamente per il suo successo: al box office l’ardua sentenza.

Gatta Cenerentola
Regia: Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone
Cast: Massimiliano Gallo, Alessandro Gassman, Maria Pia Calzone
Produzione: Mad Entertainment
Distribuzione: Videa
Paese: Italia 2017
Uscita Cinema: 24/09/2017
Genere: Animazione
Durata: 113 Min