I WeirDO, del regista taiwanese Liao Ming-yi, è stato presentato, in concorso, in esclusiva e per poche ore, in anteprima internazionale al Far East Film Online, il più grande festival online di cinema asiatico, versione moderna, in epoca covid, del Far East Film Festival, giunto alla 22esima edizione.
Po-ching e Ching sono degli ossessivo-compulsivi destinati ad incontrarsi. Una collisione di ‘stranezze’ raccontata con leggerezza, umorismo e qualche lacrima. Quello che in epoca moderna si può definire una smartphone-made madcap couple story, film interamente girano con un iPhone.
Po-ching e Ching sono degli outsider per la società ma per il destino sono anime gemelle destinate ad incontrarsi. Lui, soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo che lo obbliga a lavarsi le mani appena entra in un posto nuovo, tra le altre cose. Lei, oltre ad essere cleptomane per passione, soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo che la obbliga a coprirsi come in una guerra batteriologica. Una collisione di “stranezze” raccontata con leggerezza, umorismo e qualche milligrammo di dolore.
La commedia romantica è un genere così praticato che, a meno che non sia interpretato da divi famosi, per distinguersi dagli altri film deve avere un elemento di richiamo singolare. I WeirDO, commedia romantica indipendente girata con l’iPhone XS, questo elemento ce l’ha: il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). I protagonisti del film condividono la stessa malattia che, oltre a essere un ostacolo alla vita normale, li rende entrambi bizzarri e, in definitiva, decisamente adorabili.
Presentandosi in voce over, Chen Po-ching (Austin Lin) illustra il suo disturbo ossessivo-compulsivo e il modo in cui esso condiziona la sua vita. È necessario che le sue giornate si svolgano esattamente come pianificato, altrimenti, per compensare, deve lavarsi compulsivamente le mani. Durante la sua visita mensile al negozio di alimentari – che affronta indossando un impermeabile, una mascherina chirurgica e guanti di gomma – Po-ching scopre che il suo solito negozio è chiuso. Costretto a trovare un’alternativa, si imbatte in Chen Ching (Nikki Hsieh), anche lei affetta da DOC e coperta dalla testa ai piedi con Dispositivi di Protezione Individuale, tristemente famosi in epoca coronavirus.
Ching e Po-ching finiscono nello stesso negozio, dove lei ruba del cioccolato e scappa. Non mangia i dolci, li ruba soltanto, perché questo è ciò che le impone il suo DOC. I due proseguono ognuno per la propria strada, ma il loro incontro fortuito si ripete, e in breve tempo i due cominciano a uscire insieme, inizialmente come sfida verso i rispettivi DOC (per esempio mangiando cibo di strada o raccogliendo spazzatura) e alla fine andando a convivere, per dimezzare i tempi delle pulizie e delle disinfestazioni quotidiane e ripetitive dell’appartamento. Sboccia l’amore e, anche se questo significa soffrire di DOC per sempre, i due capiscono che faranno di tutto perché le cose non cambino.
Per gran parte della durata, I WeirDO si regge su un umorismo imperturbabile e su simpatiche stranezze. Dati i nostri tempi incerti, è difficile non leggere nel guardaroba a prova di germi della coppia un significato più ampio di quello voluto. Tuttavia, lo sceneggiatore e regista Liao Ming-yi sembra trasparente nei suoi obiettivi e mantiene le cose allegramente piacevoli e gradevolmente eccentriche: fa sempre piacere vedere un tipo strambo che trova l’unica persona in grado di capirlo. A dispetto di tutte le sue potenzialità, a volte il cinema dà il meglio di sé quando si limita a osservare due persone che si innamorano.
Il tono del film a volte assomiglia agli anime nei tempi e nelle azioni. Liao utilizza composizioni simmetriche e una scenografia brillante per esprimere l’amore fuori dal comune che lega i due protagonisti. Anche le inquadrature del film sono curiose: all’inizio sono orientate verticalmente e intrappolano gli attori in uno spazio più piccolo, rappresentativo della loro esistenza limitata. In seguito però l’inquadratura diventa orizzontale, e il film si apre a un mondo più grande, più bello, ma anche più complesso. Il disturbo ossessivo compulsivo in I WeirDO si rivela così non solo un espediente narrativo ma una metafora della felice staticità all’inizio di una nuova relazione, quando l’amore con la sua luce permea ogni cosa. Ma poi interviene il cambiamento – e quando una persona cambia, non è più quella che si ama. Per Chen Ching e Chen Po-ching ciò significa che la persona che li aveva compresi non ci riesce più.
Disorienta il cambiamento con il quale una commedia stravagante diventa un dramma più pesante. Liao trasforma la sua commedia romantica in una disamina esistenziale delle relazioni amorose e, sebbene ciò possa sembrare poco piacevole, in realtà è piuttosto appropriato per la storia che racconta. Essenzialmente, il film gioca al pubblico gli stessi scherzi che utilizza per i suoi personaggi: introduce un cambiamento, rende irriconoscibili quelli cui teniamo e ci lascia soli a rimettere insieme i cocci. L’arte ha molti obiettivi, tra i quali c’è quello di intrattenere e quello di esprimere la verità: probabilmente I WeirDO fa entrambe le cose.
I WeirDO
t.l. Io strambo
怪胎 (Guai Tai)
Taiwan, 2020, 100’, Mandarin
Directed by: Liao Ming-yi
Script: Liao Ming-yi
Photography (color): Liao Ming-yi
Art Direction: Wu Chung-hsien
Music: Hsu Chia-wei
Editing: Liao Ming-yi
Producer: Ivy Chen
Production Company: Activator Marketing Company
Cast: Nikki Hsieh (Chen Ching), Austin Lin (Chen Po-ching)
Date of First Release in Territory: TBA
Premiere status: World Premiere