Emilia, l’elefante di Paasilinna

Kerava, febbraio 1986: all’interno della scuderia degli elefanti del Circo Finlandia nasce, dopo tre ore di travaglio, Emilia, una piccola elefantina, figlia di Pepita. Ad accudire mamma e figlia ci pensa la custode Lucia Lucander, alias Sanna Tarkiainen, “giovane vigorosa sulla ventina, originaria di Lemi, nella Carelia Meridionale”. La piccola Emilia in realtà tanto piccola non è, ma i suoi cento chili di peso sono comunque pochi per una elefantina.

Ma quale sarà il destino di Emilia? La sua storia, e quella delle fedele compagnia di avventure Lucia, sono raccontate dal bravissimo Arto Paasilinna nel libro Emilia l’elefante, edito a Iperborea. Con il suo consueto e apprezzato stile scorrevole, il prolifico autore finlandese narra in questo suo nuovo libro la vera e propria epopea di Emilia che, nel giro di pochi mesi, diventa una piccola (si fa per dire!) star del circo, eseguendo alla perfezione i numeri che Lucia le insegna, come “starsene tranquillamente ferma e tenere nella proboscide una lunga asta con in cima la bandiera finlandese”.

Ma quando Emilia arriva a sette mesi, la Finlandia emette una nuova legge destinata a sconvolgere per sempre la vita dell’elefantina e di Lucia: vietati gli spettacoli con animali selvatici. Di colpo per Emilia non c’è più posto all’interno del circo. Pepita, la mamma elefante, viene venduta alla Germania Orientale dove tali spettacoli sono ancora ammessi, ma Emilia? Dopo mille proposte (e altrettanti rifiuti) Lucia trova un aiuto nel Circo di Mosca. Non resta quindi che partire alla volta della capitale russa dove la giovane proboscide conosce periodi difficili, ma anche di gioia, con gli spettacolo organizzati “avanti e indietro” sulla Transiberiana.

Ma ovviamente in romanzo del maestro Paasilinna non può filare tutto liscio: Emilia e Lucia, infatti, devono rientrare in Finlandia e ad attenderle c’è una nuova restrizione sugli spettacoli, questa volta firmata dall’Unione Europea. Insomma, per loro sembra proprio che non sia più possibile lavorare. Cosa fare? Aiutata e consigliata da una cerchia di amici, Lucia prende l’unica decisione possibile: portare Emilia in Africa.

Ed è proprio in questo loro epico viaggio alla volta nel continente africano che l’avventura di Emilia e Lucia permette all’autore scandinavo di mettere in mostra le sua straordinarie doti di narratore: tra personaggi assolutamente fuori dall’ordinario e situazioni al limite, Emilia e Lucia si trovano ad attraversare l’Africa fino all’agognata meta. Come nei suoi precedenti lavori, Anche in Emilia l’elefante, Arto Paasilinna riesca a dar vita a un libro appassionante, spensierato a volte, sicuramente spassoso in alcuni passaggi. Un altra prova (se ce ne fosse bisogno) della capacità unica di questo autore nel tratteggiare i personaggi e inserirli in un contesto sempre curioso e coinvolgente.

 

Articoli correlati – autori Iperborea:

Autunno tedesco