Echi magrittiani in Ceci n’est pas un cannolo, debutto nel lungometraggio dell’attrice e fotografa catanese Tea Falco: un docu-film presentato in anteprima al Biografilm Festival di Bologna (nella sezione Biografia Italia) che sarà trasmesso venerdì 29 giugno in prima visione su Sky Arte alle 19.45.
Dedicato al fratello e a Bernardo Bertolucci, che ha diretto l’attrice delle serie tv 1992 e 1993 in Io e Te, Ceci n’est pas un cannolo compone un mosaico di voci e volti di oltre 20 personaggi nati e cresciuti in Sicilia, interrogati da Tea Falco sul senso della loro vita e sulla loro quotidianità. Un piccolo esperimento antropologico sulla diversità dei punti di vista ispirato ai reportage fotografici di Cartier-Bresson, Doisneau e Arbus – «Tutta la mia ricerca artistica viene dalla fotografia», spiega Tea Falco – a Due o tre cose che so di lei di Godard e alla visione grottesca di CinicoTv di Ciprì e Maresco. Del resto, per l’artista il grottesco appartiene al Dna dell’Isola; «la Sicilia non è ancora una terra globalizzata, possiede una cultura antica, è libera da regole, anche se servirebbero, è autentica».
Emerge il ritratto di una Sicilia lontana dagli stereotipi (quelli della mafia su tutti), dove convergono filosofia, scienza, surrealismo. A raccontarsi, tra gli altri, sono un posteggiatore abusivo, una prostituta trans, un panettiere, due gemelli fisici quantistici (amici di Franco Battiato), un ottantenne catanese che nelle piazze e nei bar è solito fare comizi consigliando i giovani e lo stesso padre di Tea Falco. «Sono stata impegnata in uno scouting di un anno in Sicilia per selezionare le facce che mi interessavano, oltre alle persone che già conoscevo e pensavo di interpellare. I personaggi non recitano, sono liberi di interpretare se stessi, tranne Massimo Puglisi e Grace Longo che incarnano Adamo ed Eva», occupati a discutere sul frutto del peccato, una mela secondo lei, una pera secondo lui. Le riprese hanno interessato tutta l’isola: Acitrezza, Catania, Palermo (Isola delle Femmine), Marsala, Siracusa (Ortigia) e Trapani (la cava di marmo di Custonaci).
Tea Falco (che si è occupata anche dei costumi sotto lo pseudonimo di Dada Falcon), che interpreterà proprio due gemelle in due episodi di Non uccidere 2 (serie Rai con Miriam Leone), ha potuto contare su una crew tecnica di altissimo livello per ottenere un’estetica cinematografica per il docu-film: il montatore di fiducia di Matteo Garrone Marco Spoletini, il direttore della fotografia Fabio Cianchetti e Martin Hernandez che ha curato il sound design di tutti i film di Alejandro G. Iñárritu (ottenendo una nomination all’Oscar per Birdman).
Ceci n’est pas un cannolo è prodotto da Isabella Arnaud per Cinedance, coprodotto da Sky Arte Hd, Fulcuriza e Redstring, in collaborazione con RT Studio e Lorenzo Mieli realizzato con il sostegno di Regione Siciliana Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo Ufficio speciale per il Cinema e l’Audiovisivo Sicilia Film Commission e il patrocinio di Roma Lazio Film Commission.