Biografilm Festival 2018: film di chiusura è Museo con Gael García Bernal

Chiude i battenti la 14esima edizione del Biografilm Festival di Bologna con l’anteprima italiana di Museo con Gael García Bernal, diretto dal regista messicano Alonso Ruizpalacios, a cui la manifestazione ha dedicato un omaggio negli scorsi giorni. Questo importante evento finale – il film, ricordiamo, si è portato a casa l’Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura all’ultima Berlinale – conclude un’edizione 2018 in crescita con oltre 20mila spettatori e oltre 2500 accreditati.

Fiore all’occhiello della manifestazione si conferma Biografilm Italia con il meglio delle produzioni nostrane di cinema documentario e biografico: le proiezioni della sezione hanno, infatti, registrato un’affluenza media quasi doppia rispetto a quelle del Concorso Internazionale e superiore anche a quella delle due sezioni di cinema non documentario, Biografilm Europa e Worldwide. Tra i titoli più frequentati dal pubblico, il documentario Renzo Piano: The Architect of Light di Carlos Saura e Le Brio di Yvan Attal con Daniel Auteuil e la madrina del Festival Camélia Jordana.

Museo di Alonso Ruizpalacios è il film di chiusura del Biografilm Festival 2018

Museo: da Berlino a Bologna

Un nuovo regista messicano è pronto a conquistare la scena internazionale Dopo i trionfi hollywoodiani di Guillermo del Toro, Alfonso Cuarón e Alejandro González Iñárritu, potrebbe essere la volta di Alonso Ruizpalacios, che già aveva convinto con la sua opera prima Guëros, premiata a Berlino così come Museo quest’anno. Il Biografilm ha dedicato al regista un omaggio mentre Gael García Bernal, protagonista del film, era già stato ospite due anni fa a Bologna per parlare di Ambulante-Gira de documentales, il festival di documentari da lui fondato nel 2005 insieme a Diego LunaPablo Cruz ed Elena Fortes.

Liberamente ispirato al furto compiuto la notte di Natale del 1985 nel Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico – come riporta l’incipit del film “Questa storia è una replica dell’originale” – Museo racconta di come Juan Nuñez (Gael García Bernal) e Benjamin Wilson (Leonardo Ortizgris), due indolenti studenti di veterinaria che vegetano nel sobborgo di Satélite con le loro famiglie senza avere un autentico scopo nella vita, decidano di compiere il colpo del secolo, sottraendo al museo alcuni dei più preziosi esemplari di arte precolombiana. Dall’inaspettato successo dell’operazione, parte un road movie atipico, durante il quale – dal sito archeologico di Palenque ad Acapulco – Juan e Benjamin  cercano di piazzare una merce che già scotta moltissimo in virtù del suo valore inestimabile, del suo testimonianza della storia e delle radici del popolo messicano.

In un continuo cortocircuito tra realtà e finzione che rimanda alla natura stessa del mezzo cinematografico, Alonso Ruizpalacios mescola generi e soluzioni visive per indagare la ricerca dell’identità e del senso di appartenenza di due personaggi, così come dell’intera nazione messicana, che passa attraverso il rapporto con i padri/il padre (quello di Juan/Gael Garcia Bernal è interpretato da Alfredo Castro), il tempo e la perdita. Motore pulsante del film è proprio l’istituzione museale, dove i legami tra passato e presente e futuro confluiscono senza che vi si presti mai la giusta attenzione. La seconda parte del film non è potente e fluida quanto la prima, e il ritmo ne risente, ma il lavoro di Ruizpalacios è intelligente e stimolante, certamente un appuntamento da non mancare in sala nella prossima stagione. 

 

Gael García Bernal in Museo di di Alonso Ruizpalacios

La sfida della sala cinematografica

Andrea Romeo, direttore artistico del Biografilm e general manager di I Wonder Pictures, è entrato con il suo gruppo the CultureBusiness nell’esercizio cinematografico e nella gestione dei cinema Medica Palace (878 posti) e del cinema Jolly (362 posti) – due sale centrali per il centro storico di Bologna – andando ad affiancare Enrico Baraldi e Marco Napoli in Black Mamba srl: da giugno 2018 Andrea Romeo assume la carica di amministratore delegato della società.

Motore di questa nuova collaborazione sono stati gli ottimi risultati registrati dal progetto Pop Up Cinema, il cantiere sulle nuove forme di aggregazione attorno alla fruizione cinematografica nel centro bolognese, promosso da I Wonder Pictures,

 «Continuerà il lavoro su fasce orarie innovative e sulla creazione di nuovi pubblici. Si punterà a consolidare la community nata in questo anno di eventi, formata da un pubblico caloroso e affezionato all’inedita combinazione di cinema, momenti food e situazioni ludiche o musicali: una formula che permette di dare profondità anche ai film più mainstream, rendendo speciale ogni singola programmazione», ha spiegato Andrea Romeo. Se la programmazione del Medica Palace, anche per la natura della sala e dello schermo, sarà orientata alla spettacolarità e ai blockbuster, il Jolly resterà vocato a commedie e film drammatici, d’essai e non solo.

In un momento storico in cui le piattaforme per la visione audiovisiva domestica spopolano e la sala cinematografica – soprattutto in Italia – è in grossa crisi, l’approccio adottato da Romeo e dal suo gruppo può costituire un modello e un esempio per il nostro Paese. Non si parte dal film, ma dalla costruzione di un pubblico, o meglio di pubblici, che siano in qualche modo preparati e attratti a vedere il film sul grande schermo. Non a casa, a settembre prenderà il via una sperimentazione Pop Up Cinema anche a Torino al Cinema Romano.

 

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