Antonio Rezza in “Pitecus” @ Teatro Verdi, Gorizia

Inserito nella sezione verdi off, lo spettacolo Pitecus di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, che vede quest’ultimo anche come unico, assoluto mattatore sul palco, non è assolutamente in modalità off, ma è un vero e proprio balsamo che soddisfa il bisogno di allenamento mentale e cura il pericolo di allineamento convenzionale.

In scena non c’è bisogno d’altro che d’un insieme di colorati e fantasiosi tendaggi con una moltitudine di improbabili aperture sparpagliate un po’ ovunque sulla superficie. Sono le creazioni artistiche della Mastrella, veri e propri concetti terreni dai quali si svilupperà tutta la vis comica di Rezza.

Niente colonna sonora a far da sottofondo, nessuna scelta d’illuminazione a evidenziare qualcosa; solo il corpo di un sempre straordinario Rezza, con la sua faccia di gomma che plasma anche la più impensabile smorfia, la voce capace del timbro più assurdo e la sua concentrazione nervosa, pronta ad esplodere anche nello scontro – calcolato nella violenza verbale – con il pubblico.

Pitecus è un insieme di quadri, scene scollegate tra loro che hanno come unico filo conduttore l’esposizione alla berlina dei comportamenti dell’essere umano, creando un campionario di tipi sbarellati, brutti fuori e dentro, che vivono indistinti e immersi nel loro assurdo contemporaneo (antipatici, misantropi, incapaci di ascoltare, meschini, avidi, …). Figli di un mondo che forse non li ha educati alla bellezza, all’amore e al dialogo, questi esseri sono vicinissimi all’essenza primitiva (“pitecus” da scimmia) pur credendosi brillanti.

Rezza, autentico fuoriclasse, riesce a strappare risate anche grasse che si alimentano della sua inimitabile mimica e di un linguaggio verbale dialettale, non di rado inzuppato di nonsense, astrazione, screziature volgari, scherzo onomatopeico.

Alla fine, il cortocircuito teatrale porta al riconoscimento della nostra stessa fragilità e incompiutezza e ci ritroviamo nella centrifuga come parte fondante della nostra stessa presa in giro.
La finta semplicità della creazione artistica di Pitecus, vero e proprio dramma comico, chiama in causa ognuno di noi e ci pone di fronte a tante nostre, piccole o grandi, aberrazioni quotidiane.

PITECUS

di Flavia Mastrella, Antonio Rezza

con Antonio Rezza

habitat: Flavia Mastrella

(mai) scritto da Antonio Rezza
assistente alla creazione: Massimo Camilli

disegno luci: Mattia Vigo

organizzazione generale: Stefania Saltarelli

macchinista: Andrea Zanarini

Sartoria Nennella

produzione: REZZAMASTRELLA

durata: 60 min.