Poli, Prati e Vukotic: le tre sorelle Materassi

Sorelle Materassi è un romanzo del 1934 di Aldo Palazzeschi dal quale Ugo Chiti ha tratto l’adattamento portato in scena da Geppy Gleijeses con tre grandi nomi del teatro italiano: Lucia Poli, Marilù Prati e Milena Vukotic.

Coverciano, sobborgo fiorentino, anni ’30. In una casa antica, nel senso di vecchio e decadente, abitano due anziane sorelle nubili dedite al ricamo e alla conservazione di rituali e tradizioni.

Apparentemente la vita scorre tranquilla tra gesti ripetuti, incontri con l’esterno fugaci e affetti sclerotizzati. In casa, però, c’è una terza sorella – più giovane, ribelle e critica – la classica governante tuttofare impicciona e simpatica che fa da contraltare e il vero elemento detonante: il nipote Remo, un ragazzo impertinentente, narciso e totalmente edonista.

Due presenze, la sorella incompresa e il brioso nipote, che metteranno in crisi l’immobilità a cui le due sorelle erano abituate e nella quale avevano conservato le piccole certezze di un grigiore catartico e salvifico.

Le scene, pur nel solco di una tradizionale semplicità – l’interno di una stanza tappezzata dalla carta da parati, un tavolo da pranzo e da lavoro in legno massiccio, un’apertura finestrata verso un’idea di panorama stilizzato – rendono l’idea di un tempo immutabile e forzatamente rimosso ed è proprio da quell’apertura su un ipotetico giardino dominato da un albero gigantesco, invernale, totalmente ramificato, che sta la geniale idea di una metafora visiva: rendere l’inestricabile prigionia emotiva a cui le sorelle si sono consegnate.

Bellissimo l’incipit registico che introduce storia e personaggi: giocato sulla prospettiva retroilluminata delle ombre cinesi e dei conseguenti rapporti dimensionali che deformano (allungando o restringendo) le figure è impreziosito da ironia e venato di satira.
Certo, il racconto e la lingua di Palazzeschi scontano la distanza dal nostro tempo e ci sono alcuni momenti di stanchezza, ma la Poli e la Vukotic con lo scorrere dei minuti diventano sempre più aderenti al ruolo e capaci di intense sfumature e tutto il cast di contorno dà brio al materiale narrativo. Una citazione particolare per Gabriele Anagni, capace di dare densità interpretativa al nipote bugiardo e guascone.
Così come l’inizio è sicuramente uno dei momenti migliori, il finale chiude il cerchio con il suo carico di intensa, intima, emotività nella quale bastano delle foto, il gioco di sguardi, la vicinanza e la luce soffusa a scaldare la finzione teatrale e a trasformarla in emozione reale.

Ora nel circuito ERT FVG – Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia

SORELLE MATERASSI
adattamento teatrale di Ugo Chiti dal romanzo di Aldo Palazzeschi
con Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati
regia di Geppy Gleijeses
e con Gabriele Anagni, Sandra Garuglieri, Gian Luca Mandarini, Roberta Lucca
scene Roberto Crea
costumi Ilaria Salgarella, Clara Gonzales, Liz Ccahua
coordinate da Andrea Viotti – Accademia Costume&Moda, Roma-1964
musiche Mario Incudine
luci Luigi Ascione
produzione Gitiesse Artisti Riuniti

durata: 95 min. senza intervallo