Mitch Rapp (Dylan O’Brien) è con la sua ragazza a Ibiza e le ha appena chiesto di sposarlo. Lei, tutta raggiante, non può che rispondere di sì, ma mentre Mitch va a prendere un paio di drink, ecco che si scatena l’inferno: un attentato terroristico porta a una strage tremenda, in cui anche la ragazza di Mitch si trova coinvolta.
Accecato dal desiderio di vendetta e nutrito dall’odio per il terrorismo islamico, Mitch intraprende un allenamento durissimo che lo porta a infiltrarsi in una cellula terroristica che ha sede a Tripoli. Soltanto l’intervento provvidenziale della CIA lo salva da un gesto eroico che avrebbe potuto trasformarsi in suicidio. Ed è proprio la CIA a proporgli di entrare in una sezione speciale volta a disinnescare gli attentati terroristici di matrice islamica. Mitch si mette quindi agli ordini del duro Stan Hurley (Michael Keaton), un veterano della Guerra Fredda che gli raccomanda di non uccidere mai per vendetta.
Gli agenti della CIA sono tutt’altro che eroi ma devono essere guardati per quello che sono: il loro addestramento li ha portati a dimenticare i buoni sentimenti e ad agire sempre e comunque in nome della collettività, a discapito del bene del singolo. In tutto questo, Mitch non fa altro che incarnare la ribellione alle regole. La sua indole trasgressiva, caratterizzata da frequenti insubordinazioni, è legittimata da un equilibrio psichico precario: Mitch è turbato non soltanto dall’orrore e dalla sofferenza per il modo in cui ha perso la sua ragazza, ma anche e soprattutto dall’impotenza, dalla consapevolezza di non essere stato in grado di fermare quella tragedia che gli ha cambiato la vita.
Stan Hurley cerca, in qualche modo, di riportarlo all’ordine. Ma è proprio quest’ordine a non essere giusto: sono proprio le regole della CIA che comportano il sacrificio di qualcuno, anche se si tratta di uno degli allievi di Hurley. Mitch vuole, dunque, far riemergere l’affermazione dell’individuo. La vendetta, l’odio e la rabbia riescono a trasformarlo in una macchina che ha il solo obiettivo di distruggere il nemico, anche a costo di sacrificare quelle regole impostegli da Hurley.
Caratterizzato da un tasso adrenalinico elevatissimo, American Assassin è una spy-story che utilizza un tema classico (la vendetta) per trattare una questione attuale (il terrorismo islamico), condita da ottimi interpreti, compreso il giovane O’Brien, e da ambientazioni suggestive come Istanbul e Londra ma anche un’affascinante Roma.
Ottimo, come sempre, Michael Keaton, a confermare una rinascita artistica quasi insperata.
«Michael ha dato vita a tante performance degne di nota, ma questo è un ruolo in cui non si era ancora mai cimentato» ha detto Nick Wechsler. «Volevamo che Hurley fosse qualcosa di più rispetto alla figurina di un personaggio d’azione. Volevamo che avesse profondità ed è per questo che Keaton è stato un’ottima scelta.»
«Michael è molto intelligente», ha detto il regista Michael Cuesta, «e la cosa che mi piaceva di più era proprio il fatto che volesse creare uno spy thriller ricco di sfumature che riflette il mondo contemporaneo. Non volevo girare il solito film di spionaggio con i soliti personaggi negativi e Michael ha cercato di evitare ogni stereotipo e di non semplificare le cose.»
DATA USCITA: 23 novembre 2017
GENERE: Azione, Thriller
ANNO: 2017
REGIA: Michael Cuesta
CAST: Dylan O’Brien, Michael Keaton, Sanaa Lathan, Shiva Negar, Taylor Kitsch, David Suchet, Navid Negahban, Scott Adkins
PAESE: USA
DURATA: 112 Min
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution