Venezia 81 – Vermiglio

Vermiglio, di Maura Delpero, è il secondo film italiano in concorso all’81.esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Vermiglio racconta dell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino, essa perda la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria.

In quattro stagioni la natura compie il suo ciclo. Una ragazza può farsi donna. Un ventre gonfiarsi e divenire creatura. Si può smarrire il cammino che portava sicuri a casa, si possono solcare mari verso terre sconosciute. In quattro stagioni si può morire e rinascere.

Mio padre ci ha lasciati un pomeriggio d’estate. – ha dichiarato la regista – Prima di chiuderli per sempre, ci ha guardati con occhi grandi e stupiti di bambino. L’avevo già sentito che da anziani si torna un po’ fanciulli, ma non sapevo che quelle due età potessero fondersi in un unico viso. Nei mesi a seguire è venuto a trovarmi in sogno. Era tornato nella casa della sua infanzia, a Vermiglio. Aveva sei anni e due gambette da stambecco, mi sorrideva sdentato, portava questo film sotto il braccio: quattro stagioni nella vita della sua grande famiglia.

Vermiglio è un paesaggio dell’anima, un “lessico famigliare” che vive dentro noi, sulla soglia dell’inconscio, un atto d’amore per il padre, la sua famiglia e il loro piccolo paese. Attraversando un tempo personale, vuole omaggiare una memoria collettiva.

Vermiglio è una storia di bambini e di adulti, tra morti e parti, delusioni e rinascite, del loro tenersi stretti nelle curve della vita, e da collettività farsi individui. Di odore di legna e latte caldo nelle mattine gelate. Con la guerra lontana e sempre presente, vissuta da chi è rimasto fuori dalla grande macchina: le madri che hanno guardato il mondo da una cucina, con i neonati morti per le coperte troppo corte, le donne che si sono temute vedove, i contadini che hanno aspettato figli mai tornati, i maestri e i preti che hanno sostituito i padri. Una storia di guerra senza bombe, né grandi battaglie. Nella logica ferrea della montagna che ogni giorno ricorda all’uomo quanto sia piccolo.

Vermiglio

Venezia 81 Concorso

Regia:Maura Delpero
Produzione:Cinedora (Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Maura Delpero, Santiago Fondevila Sancet), Charades Productions (Carole Baraton, Pauline Boucheny Pinon), Versus Production (Jacques-Henri Bronckart, Tatjana Kozar)
Durata:119’
Lingua:Italiano, dialetto
Paesi:Italia, Francia, Belgio
Interpreti:Tommaso Ragno, Giuseppe De Domenico, Roberta Rovelli, Martina Scrinzi, Orietta Notari, Carlotta Gamba, Santiago Fondevila Sancet, Rachele Potrich, Anna Thaler, Patrick Gardner, Enrico Panizza, Luis Thaler, Simone Bendetti, e con Sara Serraiocco
Sceneggiatura:Maura Delpero
Fotografia:Mikhail Krichman
Montaggio:Luca Mattei
Scenografia:Pirra, Vito Giuseppe Zito, Marina Pozanco
Costumi:Andrea Cavalletto
Musica:Matteo Franceschini
Suono:Dana Farzanehpour, Hervé Guyader, Emmanuel de Boissieu
Effetti visivi:Benjamin Ageorges